La deviazione delle portacontainer sulla rotta del Capo di Buona Speranza, alternativa a quella di Suez a causa della crisi del Mar Rosso, causerà l’aumento dei noli del trasporto marittimo di container almeno sino all’inizio di febbraio 2024. Lo prevede Xeneta, secondo cui i noli dall’Estremo Oriente al Mediterraneo aumenteranno dell’11% entro il 2 febbraio, superando i 6.500 dollari per un container da 40 piedi (6.507 dollari). È un aumento del 243% da quando la crisi del Mar Rosso si è intensificata, a metà dicembre 2023.
Come è già avvenuto nelle scorse settimane, i noli dall’estremo Oriente al Nord Europa subiranno un aumento inferiore, che Xeneta prevede dell’8%, attestandosi a 5.106 dollari per feu. Ma anche i noli dall’Estremo Oriente alla costa orientale degli Stati Uniti subiranno un forte aumento, pari al 17%, toccando così 6.119 dollari per feu.
Intanto, le compagnie marittime stanno adattando i servizi alla rotta di Buona Speranza, per compensare il maggior tempo di navigazione. Lo fanno riducendo il numero dei viaggi, eliminando alcuni scali e aumentando la velocità di navigazione. La buona notizia per gli spedizionieri è che dopo il Capodanno cinese i noli potrebbero scendere.
“La crisi del Mar Rosso sta causando un problema di capacità piuttosto che di domanda, come abbiamo visto durante la pandemia”, spiega l’analista capo di Xeneta, Peter Sand. “Ora squilibrio e instabilità sono causati ddal grande incertezza del mercato. I nostri clienti dicono che i vettori ora non offrono più i servizi premium più costosi e ciò potrebbe suggerire che vi sia un calo della domanda per questo livello di servizio. Forse perché l’urgenza sta calando da parte dei caricatori o forse perché la capacità è disponibile, nonostante il caos causato dai vettori che interrompono i transiti attraverso il Canale di Suez”.