Cresce un’altra voce di costo del trasporto marittimo delle merci tra l’Asia e l’Europa, contribuendo all’aumento dei noli container proprio nel pieno del conflitto ucraino. È quella relativa al passaggio nel Canale di Suez, per il quale la Suez Canal Authority ha comunicato un aumento tra il 5% e il 10%, secondo la dimensione e la categoria della nave. Secondo una nota diffusa il 27 febbraio 2020, gli aumenti entrano il vigore il primo marzo. Le petroliere subiscono un aumento del 5%, le cisterne per gas naturale liquefatto del 7% e quelle per Gpl e per prodotti chimici del 10%. Le portacontainer subiscono un aumento del 10% solo in direzione nord, mentre la tariffa resta invariata in direzione sud.
L’Autorità ha anche annunciato che il programma di ulteriore ampliamento del canale terminerà nel 2023. I lavori sono stati decisi dopo l’intraversamento della portacontainer Ever Given all’imbocco meridionale, che ha bloccato la navigazione per una settimana. Quindi l’Autorità ha deciso il prolungamento di dieci chilometri del secondo canale, parallelo all’originale, tra El Ballah e i Laghi Amari, l’allargamento di 40 metri in tratto lungo 30 chilometri e l’aumento della profondità di sei metri nella parte dove si è incagliata la Ever Given.