Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, ha annunciato la possibile introduzione di limitazioni alle attività nel e con il porto di Genova come misura preventiva per scongiurare la diffusione del Covid-19 (coronavirus). Durante una conferenza stampa presso la Regione Liguria – che si è tenuta dopo una riunione del Comitato igiene e sicurezza indetta dall’Autorità portuale - Signorini, a proposito della situazione attuale sulle banchine, ha confermato che il porto non registra al momento particolari difficoltà, anche se un calo dei volumi in importazione è atteso nei mesi di marzo e, soprattutto, aprile.
In merito all’emergenza sanitaria in corso ha aggiunto: “Il porto vive in una realtà particolare perché ogni giorno arrivano 5500 veicoli industriali nei vari scali del porto e quindi è naturalmente una realtà che vive di una contaminazione tra la Liguria e anche aree retroportuali”. Signorini ha annunciato alcune misure che saranno introdotte entro breve termine: “Stiamo valutando attentamente le norme del Decreto legge e del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri al momento riguardante due regioni, Veneto e Lombardia. Suggeriremo al presidente della Regione Liguria, che è il soggetto competente, di proporre eventualmente un Dpcm ad hoc per la Liguria”.
Il presidente dell’Autorità portuale ha precisato che si tratterà “di alcune norme di tutela dell'operatività del porto, con particolare riferimento ad alcuni provvedimenti interdittivi che sono previsti dal Decreto Legge e che riguardano limitazioni al trasporto, limitazioni ad attività d'imprese, limitazioni ad attività di lavoratori e limitazioni nello svolgimento di servizi pubblici con salvaguardia di quelli essenziali. In porto vengono svolti molti servizi pubblici: Dogane, Guardia di Finanza, controlli sanitari, fitosanitari”. Signorini ha concluso affermando che “ su queste quattro limitazioni sarà nostra cura fornire al presidente della Regione alcune proposte per evitare che ci sia un impatto negativo sulla operatività del porto”.
Nicola Capuzzo