Nel 2021 il porto spagnolo di Valencia ha movimentato 5,6 milioni di teu, a fronte dei 4,8 milioni di Algeciras e dei 3,5 milioni di Barcellona. Ma quest’anno il traffico è notevolmente aumentato e si prevede che entro la fine del 2022 raggiunga i nove milioni di teu. Una buona notizia, che però porta il rischio di un intasamento dello scalo che potrebbe spingere le compagnie marittime a dirottare le portacontainer in altri porti spagnoli o in quello tunisino di Tanger Med.
Lancia l’allarme il Propeller di Valencia sulla stampa locale, precisando che i terminal operano già all’85% della loro capacità. Una situazione dovuta alla riapertura dei porti cinesi dopo il confinamento da Covid-19 e ai turni di ferie dei portuali. Ciò permette di lavorare solo una cinquantina di camion l’ora, intasando così gli spazi dei terminal. Inoltre, la riduzione dei consumi spinge gli operatori a lasciare i container in porto fino a quando devono rifornire i magazzini.