Il terminal container Psa di Voltri Prà è interessato a gestire un terminal retroportuale in sinergia con le proprie banchine genovesi. Lo ha annunciato l'amministratore delegato del Voltri Terminal Europa, Gilberto Danesi, che a precisa domanda in proposito ha risposto: "Siamo disponibili a gestire aree retroportuali se ce lo chiedessero. Il Gruppo Psa in Cina e in Canada opera già degli inland terminal molto importanti". Pochi mesi fa anche Giulio Schenone, vertice del terminal Sech controllato dai fondi Infravia e Infracapital attraverso GIP, aveva preannunciato un probabile investimento nella retroportualità.
Mettendo in fila un po' di indizi disponibili, la rosa dei retroporti interessanti per Psa si riduce a pochi candidati. Secondo indiscrezioni, in cima alla lista delle preferenze ci sarebbe il terminal intermodale di Rivalta Scrivia, dall'anno scorso ribattezzato Rail Hub Europe e oggi controllato al 100% dal Gruppo Gavio attraverso la Autosped G. Non a caso, forse, il Vte da poco tempo ha affidato a Giovanni Gommellini, ex direttore generale proprio di Rivalta Terminal Europa, lo sviluppo di nuove relazioni intermodali verso nord. Da non dimenticare, inoltre, che da dicembre 2109 (salvo ritardi) il terminal di Prà avrà il suo agognato doppio binario e questo gli consentirà di puntare ancora di più sul trasporto ferroviario.
Da inizio ottobre è confermata la partenza del treno con Basilea che avrà frequenza trisettimanale e vedrà il terminalista genovese per la prima volta entrare sul mercato come Mto (multimodal transport operator). Un altro indizio che Rivalta possa essere il nuovo retroporto del Vte è dato dal fatto che già in passato sono state sperimentate soluzioni di trasporto ferroviario fra il terminal alessandrino e le banchine di Genova Prà. Oltre a questo candidato potrebbero però esserci in ballo le altre due soluzioni a cui stava lavorando anche Spediporto, vale a dire Ovada e Castellazzo Bormida. È probabile, infatti, che il nuovo retroporto per il Vte rientri nel più ampio progetto cui stanno lavorando da mesi l'associazione degli spedizionieri genovesi e, in qualche modo, pure Uirnet.
In occasione della presentazione delle ventuno nuove gru di piazzale Rtg elettriche acquistate dalla cinese Zpmc e appena sbarcate in piazzale, il numero uno del terminal container genovese si è sbilanciato sul volume di traffici previsto per l'intero 2018 dicendo che "probabilmente rimarrà stabile rispetto al 2017", mentre ha ancora una volta preannunciato che in futuro il terminal dovrà necessariamente puntare di più sull'automazione: "In Nord Europa è così e non possiamo rimanere indietro. Anche il nuovo terminal di Vado Ligure dal prossimo anno sarà semi-automatizzato".
Nicola Capuzzo
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