Il 3 luglio 2021 un incendio è scoppiato sulla portacontainer Csav Tyndall di 8704 teu mentre stava navigando nella parte settentrionale dell’Oceano Indiano. La nave era salpata dal porto di Jeddah in Arabia Saudita ed era diretta a quello di Jebel Ali a Dubai, dove è comunque arrivata senza gravi danni e con l’equipaggio incolume. Il fatto è rilevante perché il Governo israeliano afferma che la portacontainer sia stata colpita da un missile e accusa l’Iran.
L’attentato sarebbe avvenuto perché la Csav Tyndall, che batte bandiera liberiana, era stata noleggiata alla compagnia danese Maersk dalla Zodiac Maritime, società con sede a Londra e appartenente all’imprenditore israeliano Eyal Ofer. Ma all’inizio del 2021 Zodiac Maritime ha venduto la nave a JP Morgan. La portacontainer è recente (è stata varata nel 2014) ed è lunga 300 metri.
Se confermato, l’attacco missilistico potrebbe rientrare in un crescente conflitto non dichiarato tra Israele e Iran di cui sono vittime le navi che transitano nello Stretto di Ormuz. I due Paesi si sono reciprocamente accusati di attacchi a navi, che finora hanno fortunatamente causato solo lievi danni e nessun ferito. Israele accusa l’Iran di un attacco al cargo Helios Ray, avvenuto a febbraio, mentre l’Iran accusa Israele di avere colpito una dozzina di petroliere nelle acque siriane.