Alla riunione di ieri a Roma hanno partecipato i sindacati Ugl e Sul, rappresentanti della Regione Calabria, dell'Autorità Portuale e del Comune di Gioia Tauro. In una nota, il ministero dei Trasporti afferma di "assumersi l'impegno, nell'ambito del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica, ad attivare le misure necessarie a rilanciare la competitività del porto di Gioia Tauro. Inoltre, il ministero avvierà un confronto diretto con il terminalista del porto, al fine di creare condizioni per consentire un aumento dei volumi di produzione, con l'obiettivo di ridurre l'attuale regime di cassa integrazione".
All'incontro non hanno partecipato i sindacati confederali, che nei giorni scorsi hanno proclamato uno sciopero di 24 nel porto. In realtà, i lavoratori ne hanno fatti tre in modo spontaneo, dopo aver saputo della cassa integrazione per quasi 500 dipendenti del Medcenter Container Terminal. In un comunicato del 30 ottobre, le tre sigle Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno scritto che si associavano alla richiesta di un incontro al ministero presentata dal presidente della regione Calabria, poi hanno deciso di non partecipare all'incontro di ieri.
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