La Marina Militare italiana è impegnata nel contrasto della pirateria nell'Africa occidentale, dove il fenomeno è da tempo in aumento, nell’ambito dell’operazione Gabinia. Nel Golfo di Guinea, al largo della Nigeria, la notte tra il 3 e il 4 aprile 2022 la fregata Luigi Rizzo è intervenuta per evitare il sequestro del cargo Arch Gabriel, che batte bandiera delle Isole Marshall, da parte di un’imbarcazione di pirati. L’unità militare ha ricevuto la richiesta d’intervento a 280 miglia dal mercantile ed è giunta in vista della nave all’alba.
Sul posto è decollato un elicottero con militi della Brigata Marina San Marco, specializzati in attività di sicurezza e abbordaggio. Nel frattempo l’equipaggio dell’Arch Gabriel si era rifugiato nella “cittadella” per sfuggire ai pirati, che erano già saliti a bordo. Mentre interveniva l’elicottero, la fregata si è avvicinata al mercantile, verificando alcune imbarcazioni sospette nell’aera circostante e uomini armati sul ponte. Intorno alle 14.00 i militi si sono calati dall’elicottero sul ponte, facendo fuggire i pirati e liberando così l’equipaggio. La nave ha proseguito il viaggio verso Lagos con una scorta di militari e della fregata stessa.
Nel pomeriggio del 25 marzo la fregata Luigi Rizzo aveva svolto proprio nel Golfo di Guinea un’esercitazione antipirateria con la ro-ro Grande Congo della Grimaldi, simulando un abbordaggio di un gruppo di pirati. L’operazione è iniziata con l’attivazione dell’allarme di sicurezza Ssas alle centrale Imrcc della Guardia Costiera, che a sua volta ha avvertito la Centrale Operativa della Marina Militare, che ha attivato l’intervento della fregata e ha avvertito altre navi italiane presenti nella zona.
Dopo avere lanciato l’allarme, il comandante della Grande Congo ha avviato le procedure previste dal piano di sicurezza di bordo, disponendo inizialmente il ricovero dell’equipaggio all’interno della cittadella, una zona sicura della nave, mentre lui stesso e il timoniere rimanevano sul ponte per assicurare il governo dell’unità. Al momento dell’abbordaggio simulato dei pirati, il comandante e il timoniere, prima di fermare le macchine, si sono riuniti al resto dell’equipaggio nella cittadella da dove, oltre al controllo del mercantile, sono state assicurate, e realisticamente provate, le comunicazioni con la fregata, che nel frattempo ha raggiunto il mercantile.