L’aumento del trasporto marittimo globale di container refrigerati richiede di rendere automatiche alcune operazioni in porto, per aumentare la velocità dei flussi e ridurre i costi. In tale contesto, la società genovese Arms ha realizzato un sistema automatico per svolgere le operazioni di connessione e sconnessione del contatto elettrico che mantiene funzionante il refrigeratore dei contenitori. Lo ha sperimentato nel terminal container della Spezia con la collaborazione della La Spezia Container Terminal dall’11 al 15 gennaio 2021.
Questo prototipo, che si chiama Arms 121, è formato da un braccio meccanico che s’installa negli alimentatori dei terminal e da un equipaggiamento, chiamato Plug Box, che va montato come retrofit sui singoli container. In questo modo l’aggancio e lo sgancio avviene senza operatore. Fulvio Pellegrotti, presidente e amministratore delegato di Arms ha dichiarato che la collaborazione il terminal della Spezia “si è rivelata molto utile per identificare ulteriori aree di miglioramento del sistema che ci apprestiamo a realizzare. Abbiamo anche potuto beneficiare della critica obiettiva degli esperti di Lsct, fondamentale per il successo del nostro progetto".
Alfredo Scalisi, amministratore delegato di Lsct, ha aggiunto che: "ancora una volta Lsct si dimostra una forza trainante dell'innovazione nella ricerca di migliorare il servizio ai propri clienti e ha trovato in Arms un partner professionalmente in grado di soddisfare queste ambizioni. Il miglioramento continuo, che fa di La Spezia Container Terminal uno dei terminal più efficienti anche a livello internazionale, sembra essere l'obiettivo principale di tutto il management. Mi congratulo con lo staff di Lsct che ha collaborato all'individuazione dei punti di miglioramento del progetto e con Arms per l'innovativa idea prototipata e testata all'interno dei nostri spazi portuali".