Più passa il tempo e più la vendita dei terminal di Hutchison Ports da parte di CK Hutchison Holdings al consorzio formato da BlackRock e Msc trova ostacoli. Secondo l’accordo preliminare, le parti avrebbero dovuto firmare il contratto da 22,8 miliardi di dollari il 2 aprile 2025, ma tale data è stata spostata dal venditore a data da destinarsi. Ufficialmente per definire alcuni punti dell’intesa, ma secondo molti analisti per l’ostilità del Governo cinese alla cessione (CK Hutchison Holdings ha sede a Hong Kong, fondata dal miliardario cinese Li Ka-shing). Ipotesi questa rafforzata dall’annuncio dell’Amministrazione Statale per la Regolamentazione del Mercato – ossia l'Antitrust cinese - di aprire un’indagine sull’accordo.
Secondo un portavoce dell’Autorità, l’operazione sarà analizzata per accertare eventuali violazioni delle leggi sulla concorrenza, con l’obiettivo di tutelare l’equilibrio del mercato e gli interessi pubblici. Il regolatore cinese spiega di avere consultato esperti del settore che hanno suggerito l’imposizione di condizioni per evitare ricadute negative sulla competitività delle imprese cinesi attive nella logistica e nel commercio marittimo. L’attenzione del Samr si concentra soprattutto su possibili effetti restrittivi nel mercato nazionale della spedizione e in quello globale del trasporto merci.
Nonostante l’accordo sia stato negoziato all’estero e riguarda solo assetti fuori dalla Cina, l'Antitrust interviene in virtù della normativa antimonopolio cinese che prevede l’estensione del controllo a operazioni estere qualora abbiano impatto sul mercato interno. Questa decisione viene dopo alcuni articoli di giornali cinesi che si sono opposti alla vendita e alle dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri, Guo Jiakun, che ha denunciato “atti di bullismo egemonico” e pressioni economiche volte a danneggiare i legittimi diritti della Cina. Inoltre, secondo Bloomberg, alcune aziende statali cinesi avrebbero ricevuto istruzioni per sospendere temporaneamente le collaborazioni con realtà imprenditoriali riconducibili alla famiglia Li. Secondo analisti legali, l'Antitrust cinese potrebbe concludere l’indagine con l’imposizione di condizioni correttive oppure, in caso di gravi criticità, bloccare del tutto la vendita. Se i tempi dovessero allungarsi, non è esclusa l’ipotesi di un nuovo acquirente.