Cresce la vertenza sul risarcimento dei danni e dei costi di recupero causati dall’incagliamento della portacontainer Ever Given, da 20mila teu, che ha fermato per sei giorni la navigazione nel canale di Suez. L’Autorità del Canale ha chiesto un miliardo di dollari e un Tribunale egiziano ha formalizzato la richiesta alla società giapponese Shoei Kisen Kaisha di 900 milioni, disponendo il sequestro della nave (con tutti i container a bordo) sino al pagamento della somma.
La società non ha commentato la notizia, affermando solo che i suoi legali stanno lavorando sul caso. Secondo quanto ha dichiarato la società che gestisce la nave, la tedesca Bernhard Schulte Shipmanagement, la Ever Given può riprendere in qualsiasi momento la navigazione dal punto di vista tecnico, ma è all’ancora nel Grande Lago Amaro solo per questioni giudiziarie.
In una nota, la società UK Club, che assicura la Ever Given per danni a terzi (esclusi quelli ai container che trasporta), ha dichiarato che l’Autorità del Canale non ha fornito una dettagliata giustificazione della stima del danno, che comprende 300 milioni per un “bonus di salvataggio” e altrettanti per la “perdita di reputazione” e non comprenderebbe il costo delle imprese che hanno partecipato al salvataggio, che sarà inviato separatamente.