Un secolo di storia, di professionalità e di operatività al servizio del porto e della città: Ente Bacini ha celebrato il 4 aprile 2025 i suoi primi cento anni con uno sguardo rivolto al futuro, forte di risultati economici solidi, investimenti in sostenibilità e una richiesta chiara alle istituzioni: certezze sul rinnovo della concessione in scadenza a fine anno e nuovi spazi per accogliere le navi di domani. Nel giorno del compleanno, l’Ente ha tenuto un convegno nel capoluogo ligure per fare il punto sulla trasformazione in corso del comparto delle riparazioni navali, di cui Ente Bacini è protagonista dal 1925 nella storica area di Molo Giano.
Fondata un secolo fa, la società – controllata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e partecipata dalle aziende del settore – la società ha oggi un ruolo centrale per porre Genova tra i principali scali del Mediterraneo. “Oggi Ente Bacini è un'eccellenza riconosciuta per il refitting e le riparazioni navali di ogni tipo di imbarcazione”, ha dichiarato la presidente Daniela Boccadoro Ameri. ”Dal 2021 chiudiamo i bilanci in utile e reinvestiamo quanto generato in manutenzioni, innovazione tecnologica e sostenibilità».
In particolare, circa 14 milioni di euro sono stati destinati negli ultimi anni a ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali e a migliorare la qualità dell’ambiente portuale. Un impegno che, però, non basta più da solo: “Per continuare a crescere abbiamo bisogno di nuovi spazi, adeguati a ospitare le navi di maggiore stazza, e ciò implica la necessità di un nuovo piano regolatore portuale”.
L’Ente ha già in fase di progettazione importanti interventi di ammodernamento. L’Autorità di Sistema Portuale ha stanziato 30 milioni di euro per la ristrutturazione dei bacini 4 e 5 e la realizzazione di una nuova banchina. Ente Bacini, da parte sua, si è assunta l’onere della progettazione e delle indagini preliminari. Ma, come ha sottolineato la presidente Ameri, l’incertezza legata alla concessione in scadenza a fine 2025 rischia di frenare la continuità operativa: “È necessario rinnovarla al più presto per garantire una programmazione efficace nei prossimi anni, anche perché durante i lavori i bacini non potranno essere pienamente operativi”.
Il centenario è stato anche l’occasione per presentare il volume “Ente Bacini 1925-2025 – I primi cento anni al servizio del porto di Genova”, curato dall’architetto Guido Rosato e pubblicato da Tormena. Un’opera che ripercorre la storia dei bacini di carenaggio, dalle origini della Marina di Sarzano alle grandi trasformazioni ottocentesche del porto, fino all’attualità. Il libro, ricco di contributi tecnici e fotografici, è stato realizzato grazie alla collaborazione con la Soprintendenza e alla valorizzazione di numerosi archivi storici. “Un progetto durato due anni, frutto di un lavoro paziente e appassionato, che dimostra come anche un bene monumentale possa essere pienamente funzionale, coniugando tutela e operatività industriale”. ha commentato Alessandro Terrile, amministratore delegato di Ente Bacini.