L’agenzia Reuters ha riferito che il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, ha annunciato che presto sarà rilasciato l’intero equipaggio della portacontainer Msc Aries, composto da 25 marittimi. La nave venne sequestrata da un commando delle Guardie Rivoluzionarie il 13 aprile 2024, che la raggiunse nello Stretto di Hormuz con un elicottero militare e la dirottò verso le coste iraniane, davanti alle quali è ancorata.
Il pretesto dell’azione è che la portacontainer avrebbe violato le Leggi del mare. La Msc Aries, che ha capacità di 15mila teu, è anche considerata collegata a Israele, perché appartiene al Zodiac Group, società britannica controllata dal magnate israeliano Eyal Ofer. Batte però bandiera portoghese e Lisbona si è attivata per il rilascio. Oltre alla Msc Aries, l’Iran ha sequestrato la petroliera St. Nikolas. Inoltre, nell’area gli Houthi yemeniti hanno sequestrato la car carrier Galaxy Leader.
L’annuncio del rilascio dell’equipaggio della Msc Aries non allenta però la tensione intorno allo Stretto di Hormuz, che è fondamentale per l’approvvigionamento energetico dell’Europa. E non si parla solo di petrolio, ma anche di gas naturale liquefatto. Il 21% della fornitura globale di questo carburante transita da questo stretto, praticamente tutto quello esportato da Qatar ed Emirati Arabi Uniti, che nel 2023 hanno imbarcato rispettivamente 81 milioni e 4 milioni di tonnellate.