Maersk ha annunciato il 27 gennaio 2023 una ristrutturazione che riguarda i marchi delle diverse società che nel tempo ha acquisito: spariranno e tutto sarà ricondotto sotto l’unico marchio della stessa Maersk. Saranno ammainate anche le bandiere di due storiche compagnie di navigazione entrate da tempo nel Gruppo danese: Hamburg Süd e SeaLand. In una nota, Maersk spiega ai clienti che “ci rendiamo conto che l'attuale struttura dei nostri marchi non riflette il modo in cui voi, nostri clienti, avete strutturato la vostra catena di fornitura e la necessità di visibilità end-to-end e capacità di guidare i risultati” e che “siamo convinti che questo ci permetterà di rispondere meglio alle vostre esigenze logistiche quotidiane”.
La società si riserva comunque di condurre “una revisione approfondita", prima di prendere una decisione definitiva sul futuro di ogni marchio in diverse aree geografiche. Ciò potrebbe significare che in alcune regioni potrebbe sopravvivere qualche marchio, ma solo per ragioni puramente commerciali. Maersk rassicura i clienti che resteranno in vigore tutti i contratti e gli accordi attuali, compresa la loro riservatezza.
SeaLand è il nome storico per eccellenza nel trasporto marittimo dei container, perché fu la compagnia fondata da colui che è ritenuto il fondatore proprio di questa attività, Malcom Mclean. Chiamò la sua compagnia che realizzò la prima portacontainer – la Ideal-X, nata dalla conversione di una cisterniera - Pan-Atlantic Steamship Corporation, ma nel 1060 le cambiò il nome in SeaLand. Nel 1969 la compagnia venne ceduta a Csx, che nel dicembre del 1999 la vendette a Maersk. In realtà, Maersk cancellò il marchio SeaLand già una volta, nel 2006, dopo l’acquisizione di Royal P&O Nedlloyd, però lo resuscitò nel 2014 per le rotte intramericane e nel 2015 divenne un’entità autonoma, sempre solo per le Americhe.
La tedesca Hamburg Süd affonda le radici nel 1871, l’anno dell’unificazione della Germania e di inizio di una crescita economica: dal 1870 al 1873 la produzione del nuovo Stato crebbe del 350%. Il 4 novembre del 1871 undici imprenditori, soprattutto mercanti e banchieri, fondarono ad Amburgo la compagnia marittima Hamburg-Südamerikanische Dampfschiffahrts-Gesellschaft, dedicata ai trasporti regolari verso il Sud America. Da qua l’abbreviazione in Hamburg Süd. Nel 2014, le sue 54 navi trasportarono 329.877 tonnellate.
La Prima Guerra Mondiale distrusse la flotta, ma la compagnia si riprese negli Anni Venti, con transatlantici passeggeri e navi cargo, ma subì le conseguenze della Grande Depressione e passò in mani pubbliche, per poi tornare privata nel 1936. Il secondo crollo avvenne con la Seconda Guerra Mondiale, alla fine della quale la compagnia si trovò senza navi e senza un porto, a causa della distruzione di quello di Amburgo. Durante la successiva ricostruzione, Hamburg Süd si dedicò completamente al trasporto delle merci, prima sfuse e poi su container, passando da portacontainer da 1.187 teu del 1971 a quelle da 10.600 del 2015. Nel 2017, Maersk annunciò la completa acquisizione di Hamburg Süd.