La situazione della navigazione nel Mar Rosso, e più in particolare lungo la costa dello Yemen, sta rapidamente degradando, a causa degli attacchi attuati dagli Houthi con missili e droni contro le navi in transito nello stretto di Bab Al Mandab che ritengono collegate a Israele.
Vista questa situazione, il 15 dicembre la compagnia danese Maersk ha comunicato di sospendere la l’invio delle sue navi nel Mar Rosso. Tra il 14 e il 15 dicembre due navi della compagnia danese sarebbero state prese di mira, ma senza conseguenze. Tra queste la Gibaltrar, che avrebbe evitato di poche decine di metri un missile.
In una nota, Maersk scrive che "a seguito del quasi incidente che ha coinvolto ieri la Maersk Gibaltrar e dell'ennesimo attacco contro una nave portacontainer oggi, abbiamo dato istruzioni a tutte le navi Maersk nell'area destinate ad attraversare lo stretto di Bab al-Mandab di sospendere il loro viaggio fino a nuovo avviso". Non è chiaro però come si comporteranno queste navi, perché la stessa Maersk ha smentito di volerle dirottare verso la circumnavigazione dell’Africa.
Poco dopo la dichiarazione di Maersk è giunta anche quella della compagnia tedesca Hapag-Lloyd, che ha annunciato la sospensione della navigazione delle portacontainer nel Mar Rosso almeno fino a lunedì 18 dicembre. Il 15 dicembre la sua nave Al Jasrah è stata colpita di un missile degli Houthi, che ha causato un principio d’incendio.
Intanto si sono persi i contatti con l'equipaggio della rinfusiera bulgara Ruen, che sempre il 15 dicembre è stata abbordata da pirati somali al largo dell’isola yemenita di Socotra. Le notizie sono ancora confuse. Secondo alcune fonti, i marittimi sarebbero riusciti a barricarsi nella cittadella, secondo altre la nave starebbe navigando verso le coste somale.