Durante la conferenza stampa di fine anno indetta da Maersk Line, il general manager trade & marketing Roberto Giovannetti ha sottolineato che per la compagnia danese i servizi diretti verso i porti italiani raddoppieranno da quattro a otto. "Il rinnovato servizio East-West Network introdurrà due nuovi collegamenti diretti verso la costa orientale del Nord America - con scali a Genova, Napoli, Livorno, La Spezia e Gioia Tauro - e aumenterà da due a tre i collegamenti diretti per l'Estremo Oriente, quindi le toccate interesseranno Genova, La Spezia, Gioia Tauro e Trieste. La copertura nei porti sarà dunque capillare e offriremo all'industria italiana oltre cento corridoi serviti settimanalmente da un prodotto diretto".
Giovannetti ha inoltre annunciato che "da febbraio Maersk lancerà il nuovo servizio ME5 che collegherà il sud dell'India a Genova con scali diretti anche a Aquaba e Djibuti. La sintesi è semplice: Maersk Italia raddoppia i propri prodotti diretti introducendo due nuovi servizi per il Nord America, uno per l'Estremo Oriente e uno per il Medio Oriente". Il vettore danese avrà dunque un totale di diciotto chiamate di navi madre più oltre dieci chiamate di servizi feeder alla settimana. Dunque, dal dal 2015 ogni giorno quattro navi della compagnia danese scaleranno un porto italiano.
Gli scali liguri saranno al centro di questa crescita, con Genova che passerà da tre a cinque servizi e La Spezia da uno a quattro; sarà rinforzata anche la presenza di Maersk in Sud Italia con l'atteso ritorno delle navi azzurre al Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro. A tal proposito, Giovannetti ha spiegato che "Gioia Tauro sarà utilizzato più come scalo di destinazione finale che come puro hub di transhipment e attraverso la Calabria, grazie a collegamenti intermodali verso Bari e Nola, i container saranno distribuiti anche in Campania e in Puglia. Il trasporto su ferro verrà potenziato anche dai porti liguri verso Milano e Verona".
Per quanto riguarda la capacità delle navi portacontainer, saranno da 14mila teu quelle impiegate sulla rotta con il Far East, da 6000 teu quelle con il Nord America, da 9000 teu quelle impiegate tra Far East e Nord Adriatico e infine da 4300 teu quelle unità immesse sul nuovo servizio ME5 con l'India.
Con il 2014 che volge ormai al termine, per Maersk Italia è tempo di bilanci sull'esercizio e l'amministratore delegato Orazio Stella ha fornito alcuni numeri e trend significativi: "Il 2014 si chiude più o meno come il 2013, peggiore di come ci si aspettava, in attesa che arrivi la ripresa. Forse dovremo smettere di sperare nell'uscita dalla crisi e imparare a fare i conti con questa condizione, anche perché nel breve termine ci aspettiamo ancora una pressione sui noli, visto che l'offerta di stiva sul mercato continua a crescere più della domanda di trasporto, che comunque nel 2015 dovrebbe salire del 4-6%, soprattutto sulle rotte transpacifiche".
Stella ha quindi illustrato alcune statistiche: "Nel 2014 l'import è cresciuto del 5% in termini di volumi mentre l'export è rimasto sostanzialmente stabile, tra +0,5% e 1%. Nei risultati economici, l'import è salito dell'11% mentre l'export meno dell'1%. Come network Maersk da Genova abbiamo movimentato oltre 310mila feu (container da 40 piedi, ndr) e di questi circa 220mila feu dall'Italia (escludendo i servizi infra-Med di SeagoLine)". Guardando ai numeri, Stella sottolinea che Maersk ha guadagnato quote di mercato in Italia, concentrandosi su segmenti d'attività più remunerativi come il trasporto di merce in container refrigerati e altri trade più profittevoli.
Nicola Capuzzo
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