Il 24 e 25 gennaio 2024 sono stati due giorni di mobilitazioni in tutta Italia dei marittimi, che hanno protestato davanti a diverse Prefetture contro la riduzione dell’indennità di malattia prevista dalla Legge di Bilancio 2024. I sindacati confederali chiedono l’annullamento del provvedimento “che penalizza una categoria particolarmente strategica che opera in condizioni complesse, in ambiti lavorativi difficili, svolgendo un lavoro usurante”. La norma riduce al 60% l’incidenza dell’indennità e pone un’ipoteca sulla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della categoria, scaduto il 31 dicembre 2023. Questo contratto interessa circa 70mila lavoratori e al tavolo siedono le tre sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e le associazioni datoriali Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori.
