Il 18 febbraio 2025, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha sequestrato un carico di 788 chilogrammi di cocaina pura. Una quantità che, una volta immessa sul mercato, avrebbe avuto il valore di oltre 126 milioni di euro. La droga è sbarcata nel porto di Gioia Tauro in due diversi container provenienti dal Sud America: in un caso, i panetti di cocaina erano nascosti all'interno di centinaia di sacchi di pellet; in un altro, la droga era in un'intercapedine ricavata nel vano motore di un container refrigerato contenente pesce surgelato.
L'operazione è frutto di un programma d'azione per intensificare le ispezioni su tutta l'area portuale di Gioia Tauro. L'obiettivo è individuare, tra le migliaia di container movimentati quotidianamente, quelli utilizzati per il trasporto illecito di stupefacenti. Attraverso un'accurata analisi dei rischi e un controllo capillare del sedime portuale, sono stati selezionati tre container sospetti, provenienti dal Sud America e diretti verso porti in Italia e Spagna.
Le operazioni di controllo hanno previsto l'utilizzo di apparecchiature per la scansione radiogena, in dotazione all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e l'impiego di unità cinofile specializzate della Guardia di Finanza di Gioia Tauro. Questo sequestro mostra che il porto di Gioia Tauro, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, continua a essere un punto nevralgico sia per il commercio legale che per le attività illecite. Inoltre, questa operazione mette in evidenza la crescente sofisticazione delle tecniche utilizzate dai narcotrafficanti per eludere i controlli.