Nel 2016, Grandi Navi Veloci ha aumentato i ricavi da 307 a 318 milioni di euro (in aumento di 2,3 milioni il trasporto passeggeri e di 11,4 milioni i ricavi per i noleggi delle navi, in calo di 3,8 milioni invece le merci), il margine operativo lordo è salito da 47,2 a 50 milioni di euro e il risultato operativo è tornato positivo per 1,3 milioni (era negativo per 4,5 milioni nel 2015).
Il bilancio dell'ultimo esercizio è nonostante ciò ancora in rosso per poco meno di 12 milioni, in miglioramento rispetto ai 15,7 milioni dell'esercizio precedente) e, così come nel 2015, le perdite sono state superiori al terzo del capitale e dunque il socio di controllo (la Marinvest del gruppo Msc) ha proposto di ridurre il capitale da 169,9 milioni a 95,9 milioni. L'anno scorso i passeggeri trasportati sono aumentati del 5,6% (da 1,45 a 1,54 milioni) mentre i metri lineari di merce trasportata sono rimasti praticamente stabili (-0,4%) a 1,78 milioni.
L'indebitamento complessivo è sceso da 371,8 a 359,5 milioni di euro e in particolare l'esposizione verso gli istituti di credito è scesa da 312 a 220 milioni di euro a seguito del rifinanziamento del debito concluso l'anno scorso con le banche (pool composto da Mediobanca, Unicredit, Intesa Sanpolo, Mps, Bpm, Banco Popolare e Ubi Banca). A fine maggio dell'anno scorso Gnv ha provveduto a rifinanziare il proprio indebitamento con un finanziamento bancario da 245 milioni di euro con scadenza a fine maggio del 2021 e con un prestito obbligazionario di complessivi 75 milioni di euro piazzato a investitori istituzionali e avente durata 6 anni e con rimborso integrale alla scadenza fissata a fine maggio 2022.
La competizione nel business dei collegamenti marittimi per passeggeri e merci in Italia si sposta nei cantieri navali asiatici. Oltre al Gruppo Grimaldi che nel giro di poche settimane dovrebbe formalizzare un ordine per sei nuove navi ro-ro dedicate prevalentemente al trasporto di carichi rotabili, il gruppo Msc controllato da Gianluigi Aponte non vuole essere da meno e a sua volta sembra pronto a rivolgersi alla cantieristica navale asiatica per costruire quattro nuovi traghetti (con opzioni per ulteriori quattro unità) destinati alla controllata Grandi Navi Veloci che già possiede dieci navi.
Secondo quanto riporta la rivista online Ship2Shore sarebbe anche stata firmata già una lettera d'intenti con il cantiere cinese Guangzhou Shipyard International, azienda parte del gruppo China State Shipbuilding Corporation (alleata cinese di Fincantieri), ed entro breve dovrebbe tradursi in un vero e proprio contratto di costruzione.
Nello specifico si tratta di una commessa del valore di quasi 450 milioni di dollari per quattro traghetti (con opzioni per ulteriori quattro) con capacità di trasportare oltre 2mila passeggeri e circa 3mila metri lineari di carico rotabile (auto e camion) nel garage. Grazie a queste nuove navi che entreranno in servizio presumibilmente a partire dal 2019 Grandi Navi Veloci rinnoverà e potenzierà la propria flotta migliorando in un colpo solo la redditività delle linee operate grazie a una maggiore capacità di trasporto e a prestazioni migliori nei consumi di carburanti. Dall'ultimo bilancio della società si apprende infatti che la propulsione delle nuove navi avrà una predisposizione per utilizzare in futuro anche il Gnl (gas naturale liquefatto).
A questa nuova commessa per navi ro-ro avrebbe dovuto partecipare secondo i piani originari anche Moby ma, a quanto risulta, in questa fase la società di Vincenzo Onorato si è fatta da parte e quindi la compagnia guidata da Mattia Catani procederà da sola al nuovo investimento.
Nicola Capuzzo
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