Dopo avere sospeso i servizi per Sicilia, Sardegna e Tremiti in seguito al blocco dei conto correnti disposto dai commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria, Tirrenia Cin ha partecipato oggi a una conferenza telematica con gli stessi commissari, con la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli e con il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, per sbloccare la situazione.
Dopo la riunione, il ministero dei Trasporti ha diffuso una nota dove afferma che “dal confronto sono emerse alcune ipotesi di soluzione dell’attuale blocco dell’operatività delle navi Tirrenia. I ministri hanno chiesto all’azienda e ai commissari di definire e adottare gli atti risolutivi entro 24 ore”. La nota aggiunge che “le ipotesi di soluzione garantirebbero anzi tutto i servizi di continuità territoriale, con l’obiettivo di addivenire poi anche una rapida definizione della complessiva situazione debitoria di Tirrenia Cin”.
Intanto la concorrenza non resta ferma. Poco dopo l’annuncio di Grimaldi del raddoppio del servizio tra Salerno e Palermo, Grendi ha annunciato di essere pronta ad aumentare la flessibilità dei collegamenti con la Sardegna “per fare fronte all’emergenza e garantire l’approvvigionamento delle merci”. Grendi sta già attuando quattro partenze settimanali da Marina di Carrara verso Cagliari e Porto Torres, svolte con due navi, ma la compagnia può aumentarle.
Anche Alis ha dichiarato di essere pronta a garantire la continuità territoriale con Sardegna e Sicilia, dopo “la triste vicenda che ha determinato il blocco ai collegamenti marittimi operati dalla Tirrenia Cin”. Nella nota, l’associazione spiega che “il cluster Alis, che nelle scorse settimane aveva già registrato una quota di mercato pari al 70% delle merci in ingresso e in uscita dalla Sardegna, si impegna quindi a garantire immediatamente, con massima operatività e senso di responsabilità, un potenziamento delle linee già esistenti e dell’avvio nelle prossime ore di nuove linee in maniera tale da poter garantire il trasporto anche alla restante quota di mercato attraverso l’impiego di ulteriori navi da e per la Sicilia e la Sardegna”.