L'agenzia di rating Moody's ha recentemente declassato il rating del gruppo Moby da Caa3 a Ca e la sua probabilità di default a Ca-PD da Caa3-PD. L'agenzia di rating ha anche declassato i titoli senior garantiti per un valore di 300 milioni a Caa3 da Caa2 e l'outlook sulle prospettive dell'azienda rimane negativo. "Il downgrade riflette la maggiore probabilità di insolvenza della società e l'elevata probabilità di una potenziale ristrutturazione del debito a breve termine", afferma Guillaume Leglise, analista di Moody's. "Moby ha una capacità di liquidità molto limitata e una ristrutturazione appare sempre più probabile nel breve periodo", aggiunge l'agenzia di rating.
Nel rapporto si parla di struttura di capitale insostenibile di Moby in relazione al suo potenziale di guadagno, alti rischi di ristrutturazione basati sulla sua valutazione del debito depresso, nonché sulla sua posizione di liquidità debole risultante dalla debole redditività e dall'aumento della spesa in conto capitale. Secondo le analisi di Moody's "il profilo di liquidità di Moby è debole. Il saldo di cassa dell'azienda era pari a 56 milioni di euro a fine settembre 2019. In assenza di importanti cessioni di navi, Moody's prevede che si deteriorerà a causa di deflussi di cassa significativi nei prossimi 12 mesi, in particolare a seguito del rimborso del prestito bancario di 50 milioni di euro dovuto a febbraio 2020".
Secondo l'agenzia di rating, "date le limitate prospettive di recupero degli utili nel 2020, le spese sostenute per il mantenimento della manutenzione e le oscillazioni stagionali del capitale circolante, la società affronterà una carenza di liquidità nel breve periodo. Pertanto, l'azione di rating di ieri riflette la maggiore probabilità che Moby cercherà di ristrutturare il proprio bilancio in modo tale da provocare perdite per alcuni dei principali creditori finanziari della società. Moby ha recentemente annunciato l'inizio di discussioni con istituti di credito senior e obbligazionisti. Moby ha anche assunto consulenti finanziari per fornire assistenza nella valutazione di alternative finanziarie. Moody's ritiene che questo processo potrebbe portare a un potenziale scambio di debito in difficoltà e perdite significative per i creditori. Le prospettive negative riflettono l'elevata probabilità di uno scambio in sofferenza o di insolvenza nei prossimi 12 mesi", conclude il rapporto.
Preoccupa anche l'entrata in vigore del regolamento IMO sulphur cap 2020, che Moby deve rispettare dal 1° gennaio 2020 e che impone alle navi un limite alle emissioni di zolfo non superiori allo 0,5%, rispetto al 3,5% precedente. Per rispettare questo parametro inevitabilmente le compagnie di navigazione subiscono oneri più elevati perché o installano scrubber, o acquistano carburante low sulphur (o gasolio marino) o ancora utilizzano il gas naturale liquefatto.
Il severo giudizio su Moby di Moody's va oltre perché l'agenzia di rating ritiene "che la società abbia pratiche di governo aggressive, come illustrato da alcune transazioni in contanti con parti correlate, in particolare con il presidente del consiglio di amministrazione dal 2016, che potrebbero non essere nell'interesse dei creditori in un momento in cui il profilo finanziario della società si sta deteriorando".
Nicola Capuzzo
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