L’alleanza tra il fondo BlackRock e la compagnia marittima svizzera Msc per acquisire i terminal container di Hutchison Ports (tranne quelli cinesi) sarebbe già finita, o perlomeno cambiata, secondo quanto riferisce Bloomberg il 14 aprile 2025. L’agenzia riporta indiscrezioni di fonti anonime vicine alla questione, secondo cui i terminal della holding cinese Hutchison Holdings non sarebbero tutti acquisiti (tranne quelli cinesi) dall’alleanza tra BlackRock e Terminal Investment (controllata da Msc), ma ci sarebbe una spartizione: i due terminal di Panama sarebbero controllati dal fondo statunitense e gli altri 41 dalla compagnia della famiglia Aponte.
Più precisamente, secondo le fonti di Bloomberg, i due terminal panamensi sarebbero acquisiti da una società di cui BlackRock deterrebbe il 51% (tramite Global Investment Partners) e Terminal Investment il 49%, mentre quest’ultima diventerà l’unica proprietaria degli altri 41 terminal sparsi nel mondo (sempre esclusi quelli cinesi). Le fonti hanno precisato che questo nuovo accordo potrebbe variare, perché il percorso per la sua approvazione richiede ancora la due diligence e l’approvazione delle Autorità antitrust competenti.
Nell’accordo, gli acquirenti si sono impegnati a mantenere invariate la gestione dei porti e le attuali regole operative, dove la maggior parte dei terminal è aperta a tutte le compagnie di navigazione senza discriminazioni. Rispetto a una prima versione, secondo cui tutti i 43 terminal container sarebbero passati a un consorzio costituito tra BlackStone, Global Investment Partners e Terminal Investment, ora ci sarebbe una sorta di spartizione. Ricordiamo che la stessa Terminal Investment è frutto di un’alleanza, dove Global Investment Partners ha una quota di minoranza.
Il motivo più probabile di questo cambiamento è l’opposizione, prima velata e poi esplicita, del Governo cinese al passaggio degli impianti da una società cinese (seppur basata a Hong Kong) a un’entità straniera. È possibile che se l’entità straniera è europea invece che statunitense Pechino possa accendere i semaforo verde. Resterebbe però sempre il nodo di Panama, dove è in corso un’indagine del revisore dei conti sulla legittimità della concessione dei due terminal a Hutchison Ports. Le società interessate non hanno commentato queste indiscrezioni di Bloomberg.