Italia e Austria avvieranno a gennaio 2023 il primo corridoio doganale d’Europa, che collegherà il porto di Trieste con il Logistik Center Austria Sud di Fürnitz, in Carinzia. La firma dell’accordo avverrà il 1° dicembre 2022 a Vienna. Grazie a questo corridoio, i container che sbarcheranno a Trieste potranno essere caricati sui treni per il Nord e Centro Europa e partire senza controlli doganali, che saranno svolti nel terminal austriaco. Ciò renderà più veloce l’inoltro della merce dal porto giuliano e alleggerirà le procedure amministrative. Resteranno a Trieste altri controlli obbligatori, come quelli sanitari.
Questo corridoio nasce dalla collaborazione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e la filiale operativa Rail Cargo Group di Öbb. “Per noi è un passaggio importante, spiega il presidente dell’Autorità, Zeno D’Agostino. “Con il primo corridoio doganale internazionale europeo tra due Stati, velocizziamo le procedure sia in import che in export verso un nodo importante, dal punto di vista ferroviario, per Trieste ma anche per l'Austria, e per tutto il Centro ed Est Europa. Ciò permetterà una notevole riduzione dei passaggi amministrativi e burocratici, diminuendo sia le tempistiche di movimentazione dei container, sia i costi relativi al passaggio delle merci, in entrata e in uscita dal nostro scalo, verso i mercati mondiali o dai mercati mondiali verso queste aree. Con l’effetto di migliorare la nostra competitività internazionale”.
L’iniziativa è stata sostenuta anche dall’Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste, il cui presidente Stefano Visintin ha dichiarato: “Con il corridoio doganale fra Trieste e Fürnitz la banchina idealmente si estende dall’Adriatico fino alla Carinzia. Confidiamo che la clientela austriaca utilizzi questa opportunità e consideri il nostro porto con sempre maggior attenzione. Se nell’immediato la nostra categoria potrebbe dover effettuare meno operazioni doganali a basso valore aggiunto, siamo fiduciosi che in breve tempo il volume complessivo delle spedizioni di merci austriache in transito a Trieste aumenti, con beneficio per tutto il sistema”.
Visintin auspica anche che “le modifiche alla legge italiana sull’Iva da noi caldeggiate vengano attuate dal Governo, permettendo di importare presso la dogana italiana le merci destinate agli altri Paesi europei senza un inutile aggravio per gli importatori comunitari, consentendo tra l’altro al nostro Paese di incassare parte dei dazi su tali merci”. Già oggi ci sono collegamenti ferroviari fra Trieste e il Logistik Center di Fürnitz, che potranno aumentare grazie al corridoio doganale.