Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ordina un'inversione di rotta per l'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, creata dal suo predecessore Graziano Delrio. Il provvedimento originale prevedeva, infatti, che tale ASP comprendesse sia i porti siciliani di Messina, Milazzo, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, sia quello calabrese di Gioia Tauro. Una decisione che ha raccolto opposizioni soprattutto sulla costa siciliana, che fin dall'inizio ha chiesto lo scorporo dai porti calabresi. Il precedente ministro Delrio ha però mantenuto l'impostazione iniziale, in nome della semplificazione dei processi e dell'integrazione tra porti. Ciò ha portato a un conflitto tra Messina e Gioia Tauro (dove avrebbe dovuto aver sede l'ASP) che ha bloccato l'avvio della nuova Autorità integrata.
Viceversa, il nuovo ministro dei Trasporti Toninelli ha tenuto un atteggiamento di apertura e ad agosto ha avviato una procedura per valutare la nascita della sedicesima Autorità di Sistema Portuale dedicata ai porti delle due Regioni che si fronteggiano sullo Stretto di Messina. Il 7 settembre, una nota del ministero dei Trasporti formalizza la divisione annunciando la nascita dell'Autorità dello Stretto di Messina, che governerà i porti di Messina e Milazzo per la Sicilia e di Reggio Calabria e Villa San Giovanni per la Calabria.
Il ministero spiega che tale scelta vuole "tutelare e valorizzare la peculiarità dello Stretto di Messina, un territorio altamente svantaggiato e attraversato ogni giorno da tantissimi passeggeri, molti dei quali pendolari. A queste persone è giusto dare un servizio di trasporto adeguato e per questo è emersa la necessità di dotare la zona di un'Autorità di Sistema Portuale ad hoc". La nota aggiunge che "la riforma dei porti voluta dal Governo precedente ha previsto di accentrare nell'Autorità di Distretto Portuale di Gioia Tauro anche la competenza su tutto il traffico nello Stretto. Una scelta, finora non attuata, che danneggerebbe ulteriormente il territorio di Messina e di Reggio Calabria e che porrebbe in capo a un porto specializzato in transhipment, come quello di Gioia Tauro, la gestione di flussi consistenti di passeggeri". Ora invece, conclude il ministero "i pendolari e i passeggeri dello Stretto di Messina torneranno invece ora al centro dell'interesse pubblico, e la nuova Autorità avrà il compito di risollevare un territorio per troppi anni depauperato delle proprie risorse".
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