L’invio di una nave militare iraniana nelle acque del Mar Rosso aumenta la tensione in un'area vitale per i traffici europei e già calda a causa degli attacchi svolti dagli Houthi yemeniti con missili e droni nei confronti di navi cargo che ranstinao al largo delle coste dello Yemen. Il cacciatorpediniere iraniano Alborz è infatti entrato in una zona dove operano le navi militari statunitensi e britanniche dell’operazione Prosperity Guardian e quelle di altri Paesi.
La tensione era già salita pochi giorni fa, la mattina del 31 dicembre 2023, quando gli elicotteri delle navi militari statunitensi Uss Eisenhower e Uss Gravely hanno distrutto tre imbarcazioni degli Houthi mentre volevano abbordare la portacontainer Maersk Hangzhou. L’arrivo della nave iraniana probabilmente scoraggerà ulteriormente le compagnie marittime a usare la rotta del Mar Rosso e intanto ha già causato l’aumento del prezzo del petrolio del 2,5%.
A proposito di costi, Bollorè Logistic stima che circumnavigare l’Africa – come stanno facendo nelle ultime due settimane 350 navi mercantili che trasportano circa cinque milioni di teu – causi un aumento dei tempi di navigazione tra dieci e venti giorni, oltre che un aumento della congestione nei porti asiatici ed europei. Inoltre, si acuirà la carenza di container vuoti sul versante asiatico e ovviamente tutto ciò comporterà un aumento dei noli. Bollorè Logistic rileva un aumento delle prenotazioni nei collegamenti ferroviari tra Cina ed Europa, ma anche delle sedizioni aeree e in quest’ultimo caso seguirà un aumento dei noli.