Dopo un paio di settimane di aumento moderato, i noli spot del trasporto marittimo di container sono tornati a galoppare nella settimana tra giugno e luglio 2024. Le rilevazioni del World Container Index diffuse da Drewry il 4 luglio 2024 mostrano infatti un aumento dell’indice composito (ossia quello che comprende tutte le rotte) del dieci percento in sette giorni e del 298% in un anno, raggiungendo i 5.868 dollari per feu (container da 40 piedi).
Il dieci percento è anche la percentuale di aumento del nolo medio tra Shanghai e Rotterdam, che porta il valore sopra il livello degli ottomila dollari, a 8.056 dollari. In questo caso, l’aumento annuale raggiunge il 499%. Leggermente minore, del 7%, è l’aumento settimanale del nolo medio tra Shanghai e Genova, che tocca 7.573 dollari per feu, con un aumento annuale del 280%. È interessante notare che l’unica diminuzione riguarda le spedizioni da Rotterdam a Shanghai, il cui nolo medio è sceso del 5% a 643 dollari. L’aumento annuale si comprime così al 18%, praticamente si resta ai livelli di giugno 2023.
Non va meglio sulle rotte transpacifiche, dove anzi le percentuali d’incremento settimanale sono superiori a quelle tra Cina ed Europa. Il record spetta al nolo spot medio tra Shanghai e New York, aumentato del 17% a 9.158 dollari per feu. Basta quindi poco per raggiungere la soglia dei diecimila dollari: un incremento del 9,19%, che con questo ritmo potrebbe ottenersi già in una settimana. A doppia cifra è anche l’aumento del nolo di un container da quaranta piedi in viaggio tra Shanghai e Los Angeles: 12%, portando il valore a 7.472 dollari. Nell’orizzonte annuale, gli aumenti sono stati rispettivamente del 254% e del 356%.
Per gli spedizionieri che operano tra l’Europa e il Nord America la situazione è nettamente migliore, perché il nolo spot medio tra New York e Rotterdam è è aumentato del due percento a 656 dollari per feu, mentre nella direzione inversa è addirittura diminuito del tre percento, a 1.977 dollari. In entrambi i casi il valore del 2024 è minore di quello dell’anno precedente: rispettivamente dell’11% e dell’uno percento.