Complice una progressiva ripresa della domanda di trasporto merci via mare, e un meno che proporzionale aumento dell’offerta di stiva da parte dei vettori marittimi, i noli spot per le spedizioni marittime di container continuano a crescere lungo le principali rotte mondiali. Lars Jensen, esperto analista e vertice di SeaIntelligence Consulting, ha sottolineato questa tendenza nelle tariffe, anche se gli incrementi su alcune rotte sono notevolmente maggiori rispetto ad altre: “Se confronto le prime tre settimane di agosto di quest’anno con lo stesso periodo del 2019 emerge che la rotta tra Asia e costa occidentale degli Stati Uniti è più costosa del 125% mentre quella tra Asia e costa orientale, sempre degli Stati Uniti, ha visto i noli salire di un più modesto 42%.
Per il collegamento tra Asia e Europa, i noli spot per il trasporto via mare di container sono saliti in una settimana del 14% verso i porti del nord e del 2% verso quelli del Mediterraneo. Gli aumenti sono superiori se si guarda all’indice che rappresenta i contratti di nolo più a lungo termine: in quel caso la rotta tra Asia e Nord Europa mostra una crescita del 5% mentre tra Asia e Mediterraneo il rincaro è del 11%. Il nolo spot Asia- Mediterraneo, secondo il Shanghai Containerized Freight Index, si attesta a 996 dollari per teu. La direttrice Asia-Australia mostra incrementi dell’86% per i noli spot e del 32% per i contratti, mentre quella Asia-Sud America segna una riduzione rispettivamente del 40% e del 30%. Jensen ha sottolineato che sul mercato dei noi container si sta registrando un’elevata volatilità, sebbene la tendenza sia generalmente al rialzo. Le tariffe spot crescono più dei contratti di lungo termine.
Nicola Capuzzo