All'indomani dell'incendio che ha interessato la nave ro-pax dell'armatore rodigino Carlo Visentini, molti organi di stampa hanno dato rilevanza al fatto che questa unità fosse passata attraverso diverse compagnie in breve tempo, come se questo potesse rappresentare un fattore negativo. In realtà, come spiegato in una nota anche dalla Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), la nave non è mai stata oggetto di "diversi passaggi di proprietà", bensì è stata noleggiata per periodi di tempio medio-brevi a diverse compagnie di navigazione.
Questa è una prassi normale nel mercato navale per quelle società, come Visemar appunto, che non fanno dell'esercizio diretto delle linee di trasporto marittimo il proprio core business ma anzi si limitano a comprare, vendere o noleggiare naviglio. Nel caso specifico dei Visentini, l'attività armatoriale è strettamente legata all'altro core business familiare che è quello della cantieristica navale, operata tramite l'omonimo cantiere navale che dal 1964 a oggi ha costruito e consegnato 230 navi. Carlo Visentini, infatti, è proprietario tramite Visemar di alcune navi costruite presso il proprio cantiere navale sito a Porto Viro che dopo la consegna non sono state acquistate da altri armatori o compagnie di navigazione.
Ecco perché la Norman Atlantic (prima ribattezzata Scintu e prima ancora operativa sotto il nome Akeman Street) dal 2009 a oggi ha navigato nell'ordine per T-Link Lines, Saremar, Grandi Navi Veloci, Moby Lines, LD Lines, Caronte & Tourist e infine Anek Lines. Prima che fosse coinvolta in questo naufragio causato da un incendio in stiva, la Norman Atlantic era considerata un pezzo pregiato sul mercato del noleggio navale e per questo trovava facilmente impiego tra le varie compagnie di navigazione nel Mediterraneo. Il contratto di noleggio con Anek Lines era di dodici mesi con una rata giornaliera di 16.500 euro, ma gli addetti ai lavori fanno sapere che ai livelli di mercato odierni una nave come questa spunterebbe 20.000 euro al giorno di noleggio.
Proprio recentemente Roberto Martinoli, presidente della Commissione navigazione corto raggio di Confitarma nonché Ad di Grandi Navi Veloci, aveva affermato che "Nel mercato delle navi ro-pax e dei traghetti inizia a esserci scarsità di tonnellaggio. Soprattutto se si parla di navi con elevata capacità passeggeri e in grado di garantire certe velocità di servizio". La nave di Visemar, con i suoi 2.300 metri lineari di garage, capacità per ospitare a bordo 850 passeggeri e in grado di garantire una velocità massima di 24 nodi, rientrava tra queste. Non a caso le tre navi gemelle della Norman Atlantic, vale a dire Stena Flavia (costruita nel 2008), Scottish Viking (del 2009) ed Etretat (del 2008) operano da anni per primarie compagnie di navigazione nordeuropee come Stena Line e Brittany Ferries.
Martinoli, nella sua fotografia sul mercato internazionale dei traghetti, aveva ricordato che "Nel Mediterraneo uno dei pochi traghetti costruiti di recente è stato il Tanit di Cotunav, perché la compagnia voleva a tutti i costi un'ammiraglia di un certo standard qualitativo", poi ha aggiunto: "In questi ultimi anni molte navi ro-pax si sono spostate dal Mediterraneo al Nord Europa, al Centro America o verso altre regioni del mondo. Noleggiare naviglio di qualità, insomma, è diventato sempre più complicato". Proprio a proposito di noleggi, la società sorella di GNV, SNAV, recentemente ha mandato in Centro America (in virtù di un contratto di time charter) la nave Snav Adriatico impiegata sui collegamenti marittimi fra Colon (Panama) e Cartagena (Colombia).
Nicola Capuzzo
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