La decisione emessa dal Consiglio di Stato a marzo 2023 potrebbe finalmente porre fine a una lunga vertenza giudiziaria, che è stata definita “guerra delle banane”, sulla concessione della Banchina 24 del porto di Civitavecchia. I giudici hanno infatti respinto il ricorso della società Roma Terminal Container contro la sentenza emessa dal Tar nel 2020, che a sua volta aveva respinto un ricorso della stessa società nei confronti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Quest’ultima era accusata da Rtc di avere violato il piano regolatore portuale di Civitavecchia e il principio di parità di trattamento perché aveva permesso alla Civitavecchia Fruit & Forest Terminal di stoccare e movimentare container carichi di banane che sbarcano nel porto laziale.
Secondo Rtc, l’Autorità portuale avrebbe offerto alla Civitavecchia Fruit & Forest Terminal - che è titolare di una concessione demaniale semplice per un’area retroportuale - di operare come terminalista senza avere una specifica concessione su una banchina pubblica adibita a operazioni diverse dalla movimentazione di container. I giudici amministrativi ritengono invece che lo scopo dell’autorizzazione e l’estensione sono rimasti inalterati, visto che la l’autorizzazione si riferisce ai soli prodotti ortofrutticoli.
I giudici aggiungono che non c’è stata un’estensione della tipologia merceologica nell’area soggetta a concessione, ma una semplice “integrazione delle modalità di trasporto dei prodotti ortofrutticoli”. Il presidente dell’Autorità portuale, Pino Musolino, commenta che il Consiglio di Stato “ha messo fine una volta per tutte a una vicenda che negli anni scorsi aveva creato non pochi problemi e motivi di incertezza nel porto di Civitavecchia, danneggiandone l'immagine e mettendone in dubbio l'affidabilità a livello nazionale e internazionale e rischiando di far perdere allo scalo uno dei traffici, quello dell'ortofrutta, in cui è più forte sul versante delle merci”.