Le gru ship-to-shore – ordinate sedici mesi fa – sono state progettate in Italia da Officine Meccaniche Galileo con la consulenza dello studio statunitense Liftech, specializzato in gru portuali. Hanno una portata sotto spreader di 60 tonnellate, uno scartamento di 18 metri e una velocità di sollevamento di 16/120 metri al minuto, con una velocità di traslazione del carrello di 144 metri al minuto. Il loro braccio può lavorare sino a 23 file di container.
"Per il porto è un altro successo che rafforza la nostra capacità di attrarre traffici. A marzo stiamo registrando un record nelle movimentazioni", commenta Lorenzo Forcieri, presidente dell'Autorità Portuale di La Spezia. "Il porto della Spezia è un esempio per l'intera portualità italiana, grazie alle scelte innovative compiute in termini di lavoro portuale, concessioni e investimenti privati. La piena collaborazione e sinergia tra pubblico e privato è un'altra chiave del successo che si sta dimostrando capace di produrre sviluppo, occupazione, ricchezza per l'intero territorio".
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