L'AsP ha affidato i cantieri alla Astaldi, che ha un anno per terminare i dragaggi e costruire la cassa di colmata in radice al V sporgente del Molo Polisettoriale, che conterrà i sedimenti scavati. Il dragaggio ha due funzioni: rimuovere dal fondale materiali contaminati e aumentare la profondità del fondale fino a 16,5 metri, permettendo così l'attracco di navi più grandi. Inoltre, sorgerà una nuova banchina lunga 430 metri sul margine della cassa di colmata.
La prossima primavera dovrebbero partire anche i lavori di ammodernamento e riqualificazione dell'intero Molo Polisettoriale. Al termine, il porto di Taranto dovrebbe disporre di 2,1 chilometri di banchina e un milione di metri quadrati di piazzale, connessi alla rete ferroviaria da cinque binari lungi mille metri. Con la speranza di trovare finalmente un candidato alla gestione del terminal container e qualche compagnia interessata ad approdarvi.
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