L’organismo dell’Esercito britannico United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) ha riferito il 2 settembre 2024 che due proiettili lanciati dagli Houthi avrebbero colpito una nave cargo, di cui però non riferisce il nome. Secondo la testata Newsweek, la nave potrebbe essere la petroliera Blue Lagoon I battente bandiera panamense, che trasporta un carico di origine russa proveniente dal porto russo di Ust-Luga. Non risultano feriti tra l’equipaggio e la nave sta proseguendo verso il porto di destinazione. Gli Houthi non hanno ancora rivendicato ufficialmente la responsabilità di questo attacco.
Intanto continua a bruciare alla deriva la petroliera Sounion, colpita dagli Houthi il 21 agosto e poi abbandonata dall’equipaggio. Nonostante gli yemeniti abbiano dichiarato che non avrebbero ostacolato i soccorsi - per evitare un disastro ecologica se si sversasse in mare il carico aerei e navali petrolio - le operazioni di recupero procedono con lentezza.
I due rimorchiatori ingaggiati dall’armatore greco Delta Tankers (Hercules e Gladiator) stanno avvicinandosi alla nave, ma questo è solo l’inizio. L’armatore e la società di soccordo deve infatti ancora decidere come operare: cercare di trasferire il petrolio su un’altra nave, oppure trainare la Sounion in un porto sicuro.
Da quando è iniziato il conflitto a Gaza nell'ottobre 2023, gli Houthi hanno preso di mira oltre ottanta navi con missili e droni, sequestrando una nave, affondandone due e uccidendo quattro marinai. Gli yemeniti hanno ancora il controllo della car carrier Galaxy Leader, sequestrata il 19 novembre 2023, che è ancorata nel porto di Hodeihah.