In un solo giorno la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato in due porti italiani 336 chilogrammi di cocaina proveniente dal Sud America. Il primo dei due sequestri è avvenuto nel porto di Napoli, dove un carico di 188 chili di cocaina è stato scoperto all'interno di un container proveniente dal Cile, via Panama. Il container, che ufficialmente trasportava prugne secche, è stato immediatamente considerato sospetto dagli agenti della Guardia di Finanza a causa dell'assenza di uno dei sigilli, un'anomalia che ha sollevato il livello di allerta. La decisione d’ispezionare il container si è rivelata decisiva: nascosta tra la merce dichiarata, la cocaina era confezionata in modo da evitare rilevamenti superficiali, ma l'accuratezza dei controlli doganali ha permesso di smascherare il traffico illegale.
Poche ore dopo, un'operazione analoga è avvenuta nel porto di Livorno, dove sono stati intercettati 148 chili di cocaina all'interno di un container proveniente da Guayaquil, in Ecuador. Ufficialmente, il carico era destinato alla Svizzera e conteneva banane, una delle coperture più comuni utilizzate dai narcotrafficanti per celare il trasporto di sostanze illecite.
L'intercettazione del carico a Livorno è stata il frutto di una stretta collaborazione tra la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane, che aveva già ottenuto informazioni cruciali su questo specifico carico. Grazie a un sofisticato sistema di scanner, il container è stato sottoposto a un controllo dettagliato che ha permesso di individuare la droga. Tuttavia, le autorità hanno scelto di non sequestrare immediatamente la cocaina, ma di attendere che qualcuno venisse a ritirare il carico, in modo da poter identificare e arrestare i responsabili. L'attesa è stata ripagata quando tre uomini di origine albanese si sono presentati per ritirare il container.