"Il lato oscuro della forza": con questo titolo l'armatore Vincenzo Onorato, vertice del gruppo Onorato Armatori che controlla Tirrenia Cin e Moby, dal suo profilo pubblico di Facebook torna a parlare delle modifiche al Registro Internazionale delle navi e alle regole d'imbarco dei marittimo sulle navi impiegate nei traffici di cabotaggio nazionale accusando il Governo di inerzia.
"La legge Cociancich, quella che per intenderci, stabilisce che sulle linee di cabotaggio nazionale, debbano essere imbarcati solo marittimi italiani o comunitari, è stata approvata con decreto legislativo il 29 ottobre dello scorso anno. Poi è finito il Governo Renzi che l'aveva voluta, e da allora questa legge non è diventata mai esecutiva", scrive Onorato alla platea dei marittimi italiani.
Poi aggiunge: "Vi chiedete perché? Perché semplicemente doveva e deve essere ancora notificata a Bruxelles, e i ministeri competenti se la rimbalzano a ping-pong su chi la deve inoltrare. Andreotti diceva che a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina. Certo questo inenarrabile ritardo favorisce Manuel Grimaldi che continua a imbarcare extra comunitari sulle navi in cabotaggio". Insomma un'accusa esplicita di inerzia all'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni a proposito di un nuovo impianto normativo del regime di Tonnage Tax per le navi battenti bandiera italiana che, per entrare in vigore, deve prima ottenere l'approvazione di Bruxelles per espressa previsione legislativa.
Il ritardo accumulato finora dai ministeri competenti nell'inoltrare alla Commissione Europea è, secondo Onorato, favorito dal ruolo della Confederazione italiana degli armatori. "La lobby degli armatori, la Confitarma, è forte e ben infiltrata in tutti i ministeri", scrive infatti il patron di Moby e Tirrenia che conclude: "La politica, a chiacchiere dovrebbe preservare il lavoro degli italiani, nei fatti è serva delle lobby mentre la nostra gente del Sud resta a casa a fare la fame".
Nicola Capuzzo
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