Onorato replica con una nota del 25 ottobre 2017 al rapporto della banca d'affari Stifel Nicolaus sul suo Gruppo, che pone in evidenza alcuni punti critici sulla situazione finanziaria e sull'operato della dirigenza. E proprio da quest'ultimo punto parte la replica di Onorato e, in particolare, sul giudizio della banca su un management "giovane e inesperto" e sull'amministratore delegato, che non avrebbe evidenziato nel road show per il bond la concorrenza di Grimaldi sulle rotte per la Sardegna. "Quest'affermazione è falsa e facilmente smentibile leggendo la pagina 48 del nostro Offering Memorandum (documento a supporto del road show) dedicata ai fattori di rischio", scrive l'armatore.
Sul versante finanziario, Onorato sottolinea che "da oltre un anno, è in atto una campagna finalizzata ad evidenziare il nostro indebitamento". Poi fa un ulteriore passo, affermando che "per quella che sembra una strana coincidenza, la banca Stifel Nicolaus nel tessere, nel suo comunicato, le lodi del Gruppo Grimaldi, si allinea perfettamente alle comunicazioni finanziarie di questa società armatoriale". E subito dopo ricorda che l'indebitamento di Grimaldi Group "è di circa tre miliardi di euro", mentre nel 2016 afferma che sono calati fatturato ed ebidta. "Di questi significativi decrementi la banca Stifel Nicolaus non fa stranamente menzione e di conseguenza dequalifica l'analista che ha redatto il report", aggiunge Onorato.
L'armatore sostiene di essere di fronte a un "ennesimo tassello di una mediocre strategia tendente a discreditarci commercialmente nei confronti di tutto il mondo del trasporto, in particolar modo sulla Sicilia". A tale proposito, egli precisa che la nuova rotta che collega Genova a Malta con scali a Livorno e Catania registra un aumento di metri lineari del 30% nei primi sei mesi.
E qua Onorato lancia un'altra stoccata ai concorrenti: "sembra che i responsabili commerciali del gruppo Grimaldi abbiano, nei confronti dei trasportatori siciliani, quale unico argomento di vendita, l'invio degli articoli in cui si parla del nostro indebitamento". Onorato aggiunge che il successo ottenuto con Tirrenia sulle rotte per la Sicilia " ha evidentemente rotto un monopolio strategico che ormai non è più tale".
Al termine della nota, l'armatore affronta il tema dell'età del suo management: "Nel settore dei Ferries è necessaria una cultura di Compagnia. Facciamo questo mestiere da cinque generazioni, la prima linea di Onorato Armatori è costituita da una trentina di trenta-quarantenni cresciuti, nell'ultimo decennio, in house. Giovani donne e giovani uomini con il culto dell'azienda che la mia generazione, quella dei senatori della Compagnia, ha plasmato e a cui, malgrado non ne abbiano bisogno, non lesina strategie e consigli. Per questo motivo la gioventù dei manager dovrebbe essere un plus ed una garanzia in più e non un motivo di preoccupazione".
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