Il 4 maggio 2023 sono simbolicamente iniziati i lavori per la costruzione della nuova diga foranea di Genova, con la posa della prima pietra di un cantiere che dovrebbe impiegare un migliaio di persone fino al 2030, anno in cui è previsto il termine dei lavori. Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’opera sarà costruita dal Consorzio Breakwater, guidato da Webuild in collaborazione con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra.
Il programma prevede due fasi per la realizzazione della nuova diga. La prima terminerà nel 2027 e la seconda nel 2030 e l’Autorità portuale stima che porterà a un aumento dei traffici tra il 22% e il 30%, con maggiori introiti da traffico container, di diritti e tasse portuali per circa 4,2 miliardi di euro. Ciò perché dovrebbe permettere l'accesso in porto di portacontainer Ultra Large, che oggi sono limitate dal ridotto spazio di manovra nel bacino storico, che è stato realizzato negli anni Trenta del secolo scorso.
L’opera sarà lunga 6,2 chilometri e poggerà su un basamento composto da sette milioni di tonnellate di materiale roccioso su cui sarà posto un centinaio di cassoni prefabbricati in cemento armato, larghi 35 metri, lunghi 67 metri e alti fino a 33 metri. L’Autorità portuale spiega che “l’innovativo progetto di costruzione prevede la realizzazione di un’infrastruttura marittima studiata per proteggere i bacini e le strutture portuali dai cambiamenti climatici, un vero e proprio argine al mare. Il materiale proveniente dalla demolizione della vecchia diga sarà quasi tutto riutilizzato, in un’ottica di economia circolare, riducendo gli impatti ambientali della costruzione”.