Il 4 luglio 2024 sono iniziati a Porto Marghera i lavori per la costruzione di un nuovo terminal container, che potrà raggiungere la capacità di un milione di teu l’anno. Il cantiere riguarda il primo stralcio, i cui terreni sono stati consegnati a marzo e che richiede un investimento di 189 milioni di euro. L’Autorità portuale ha affidato la realizzazione dell’opera, che dovrà terminare nel 2026, a una cordata di imprese composta da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime Spa (41,56%), Trevi Spa (22,02%), C.G.X. Costruzioni Generali Xodo Srl (21,92%) e Zeta srl (14,50%).
Le aziende hanno avviato l’opera di infrastrutturazione di una superficie di circa 8,5 ettari, che comprende la realizzazione della banchina e di una fascia di piazzale retrostante larga 50 metri, l’arretramento di 35 metri dell’attuale sponda del canale per ottenere una larghezza finale di 190 metri e gli escavi del tratto di Canale Industriale Ovest antistante il terminal fino alla quota di -12 metri. Oltre a questo primo stralcio, il progetto prevede la realizzazione di un secondo caratterizzato da una piattaforma intermodale dotata di doppio fascio ferroviario e un terzo stralcio comprendente zone di stoccaggio dei container, viabilità e impiantistica di servizio. Il quadro economico complessivo del progetto ammonta a 428 milioni di euro, attualmente finanziati in misura parziale.
Il terminal container di Montesyndial, nato come componente onshore di un progetto più vasto che prevedeva anche un terminal offshore, è poi diventato autonomo. L’area industriale dismessa ha una superficie totale di 90 ettari con un fronte di banchina continuo di circa 1.600 metri, che potrà ospitare navi di classe Panamax. Il progetto ha seguito un lungo iter procedurale e autorizzativo, ottenendo tutte le necessarie autorizzazioni, tra cui la Valutazione dell’Impatto Ambientale e la relativa verifica di ottemperanza.
“Siamo sicuri che questa grande area industriale dismessa, bonificata e infrastrutturata, tornerà a creare valore e occupazione”, ha dichiarato Fulvio Lino Di Blasio, commissario Montesyndial e presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. “Qui sorgerà un hub intermodale, perfettamente integrato con i corridoi ferroviari europei, capace di gestire fino a un milione di teu, moltiplicando gli attuali traffici di contenitori, settore ad alto valore aggiunto, e contribuendo a rilanciare i nostri porti attraendo investimenti da parte degli operatori, sia tra quelli storicamente insediati a Venezia sia tra nuovi soggetti internazionali”.