Assoporti torna a spaccarsi, questa volta per una decisione di un suo ex-presidente, Pasqualino Monti, che ha annunciato le dimissioni immediate e irrevocabili per forti contrasti con l'attuale linea dell'associazione: "Purtroppo qualsiasi politica associativa a favore dei porti, e qualsiasi attività consulenziale per il Governo e il Parlamento che Assoporti avrebbe dovuto svolgere da protagonista, sono state soppiantate da una visione 'intimistica' dell'associazione", ha dichiarato Monti, che poi ha precisato: "Gli ordini del giorno di questi mesi hanno confermato la mia decisione di disertare sia l'assemblea, sia i direttivi di un'Assoporti che ha perso qualsiasi ruolo e che è diventata auto-referente, impegnata nel raggiungimento di equilibri interni non certo funzionali né riconducibili a quella che dovrebbe essere la sua missione associativa" .
Secondo Monti, Assoporti ha dissipato in questi mesi un patrimonio rappresentato da un ruolo che avrebbe potuto e avrebbe dovuto essere unico anche nel dibattito sugli effetti della riforma portuale, tutta da sperimentare sul campo, e "nell'indicazione di correttivi finalizzati, non alla difesa di posizioni personali, bensì al recupero di quell'efficienza e di quella produttività che sono fattori essenziali per i porti e per il rilancio competitivo di tutta l'economia del Paese".
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