Il 31 marzo 2025, il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, ha trasmesso alla società terminalista Til Investment Limited – controllata dal Gruppo Msc – la documentazione richiesta per valutare la proposta di sviluppo e gestione del nuovo terminal container Darsena Europa presentata dal consorzio composto dallo stesso gruppo Msc, dal Gruppo Neri e da Terminal Lorenzini. Contestualmente, è stata riconosciuta la sussistenza dell’interesse pubblico preliminare alla proposta.
Il provvedimento, contenuto nell’ordinanza numero 6 e firmato anche dalla vice commissaria Roberta Macii, rappresenta una svolta per un progetto infrastrutturale di portata nazionale, pensato per proiettare Livorno tra gli snodi centrali del traffico marittimo mediterraneo. L’intera procedura iter rientra nell’ambito delle procedure previste dal Codice dei contratti pubblici e prevede ora la pubblicazione degli elaborati tecnici sia sul sito del Commissario straordinario, sia presso l’albo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Il dialogo tra Msc e le istituzioni locali è iniziato il 7 gennaio 2025, con la manifestazione di interesse da parte del gruppo elvetico, affiancato da due storici operatori portuali livornesi: Gruppo Neri e Terminal Lorenzini. Un segnale forte, ribadito pochi giorni dopo dallo stesso Gianluigi Aponte, fondatore di Msc, in una lettera inviata al sindaco di Livorno, Luca Salvetti, nella quale confermava la volontà d’investire nella città, ampliando i volumi e rafforzando la presenza del gruppo.
Il 28 gennaio, a Palazzo Rosciano (sede dell’Autorità portuale), si è svolto un primo incontro informale tra il vertice dell’Autorità portuale e Paolo Maccarini, direttore dell’area Mediterraneo di Til. Erano presenti, oltre al commissario Guerrieri e ai suoi collaboratori tecnici e amministrativi, anche rappresentanti delle imprese locali coinvolte, tra cui Ennio e Dino Lorenzini e Piero Neri. Successivamente, il 24 febbraio, è stata presentata la manifestazione preliminare di interesse da parte del consorzio, ponendo le basi per l’attuale avanzamento procedurale.
Il progetto della Darsena Europa prevede la realizzazione di un nuovo terminal container su un’area di 62 ettari, affiancato da un terminal ro-ro e ro-pax, per un totale di circa tre chilometri di banchine. L’infrastruttura sarà in grado di accogliere le più moderne e capienti portacontainer, rafforzando la competitività di Livorno a livello internazionale. I lavori sono suddivisi in più fasi. Il primo passo è la costruzione delle dighe foranee – circa 7,3 chilometri di moli – seguita dai dragaggi e dal consolidamento delle vasche di colmata.
Nel corso del 2025, saranno consolidati 80mila metri quadrati dell’area, mentre entro il 2026 è prevista la fine dei lavori sulla prima vasca e l’entrata in funzione dello scavalco ferroviario verso l’interporto Amerigo Vespucci di Guasticce, nodo cruciale per la logistica retroportuale. Finora sono stati realizzati 12mila dreni e compiute operazioni di precarica su 150mila metri cubi. L’obiettivo, secondo quanto dichiarato dal commissario Guerrieri, è poter inaugurare i primi piazzali entro due anni.
Il progetto ha già attirato l’attenzione di osservatori internazionali e istituzioni italiane. Guerrieri ha definito l’opera "strategica per l’intero sistema portuale toscano e nazionale", evidenziandone il potenziale in termini di traffici, occupazione e attrattività per investimenti esterni. Non meno rilevante è l’interesse manifestato da Msc, che così rafforza il posizionamento competitivo della futura infrastruttura. A tale proposito bisogna però considerare il recente blocco da parte dell’Autorità per la Concorrenza dell’ingresso del gruppo al Terminal Darsena Toscana, per evitare concentrazioni eccessive nel mercato dell’Alto Tirreno.
Anche le organizzazioni sindacali hanno accolto con favore l’avanzamento del progetto, sottolineando le positive ricadute occupazionali attese. Le dichiarazioni di Filt-Cgil, Cisl e Uiltrasporti parlano esplicitamente di “punto di svolta per il rilancio economico e sociale di Livorno”. La questione dei collegamenti infrastrutturali rimane però centrale. Raffaello Cioni, amministratore delegato dell’interporto Amerigo Vespucci, ha ricordato che "l’infrastruttura ha bisogno di connessioni adeguate", confermando l’avvio dei lavori per lo scavalco ferroviario, considerato primo passo verso una rete logistica più efficiente e integrata.