Il prolungato confinamento imposto dalle Autorità cinesi agli abitanti di Shanghai per l’aumento dei casi di Covid-19 sta colpendo duramente anche le attività del sistema portuale. Le rilevazioni di VasselsValue mostrano un’enorme congestione di navi davanti al porto, circa trecento in attesa di approdo, causata soprattutto dal rallentamento delle attività a terra dell’intera filiera logistica. Tra queste ci sarebbero numerose portacontainer, secondo Bloomberg. Il porto, infatti, è aperto ma i contenitori si accumulano nelle aree retrostanti perché i trasportatori, soprattutto quelli stradali, non riescono a smaltirli. Xeneta stima che l’attività portuale funzioni a un quarto della sua normalità capacità e che le navi debbano attendere da tre giorni a una settimana.
Alcune compagnie hanno sospeso le prenotazioni sulle navi che toccano Shanghai, come Maersk che lo ha fatto il 14 aprile 2022 perché non ha più spazio per stoccare i contenitori. L’intasamento del porto sta anche bloccando il traffico fluviale del fiume Yangtze, che serve importanti località industriali e commerciali come Changzhou, Zhenjiang, Nanjing e Wuhan. Le conseguenze dureranno a lungo e coinvolgeranno anche i porti europei e nord-americani.