La crisi del Mar Rosso sembra aver rivitalizzato anche la pirateria somala, che il 12 marzo 2024 hanno colpito sequestrando il mercantile Abdullah che batte bandiera del Bangladesh. Secondo quanto comunicato dall’armatore, la società Kabir Steel Re-Rolling Mills, la nave è stata assalita da una banda di una ventina di pirati. Gli assalitori hanno preso il controllo del mercantile mentre stava navigando a 600 miglia a est di Mogadiscio, prendendo in ostaggio i ventitré membri dell’equipaggio.
L’Abdullah aveva caricato 55mila tonnellate di carbone a Maputo, la capitale del Mozambico, ed era diretta negli Emirati Arabi Uniti. Dopo l’attacco, il Servizio Operazioni Marittime del Regno Unito (Ukmto) ha consigliato cautela alle altre navi nella zona. All’inizio di gennaio 2024 i pirati somali hanno attaccato un altro cargo, la rinfusiera Lila Norfolk, ma l’intervento della nave militare indiana Ins Chennai ha sventato l’abbordaggio.
Intanto nell’area dello Yemen il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio ha abbattuto due droni lanciati dagli Houthi, che opera nell’ambito dell’Operazione Aspides per proteggere le navi. In seguito a questo evento, il portavoce degli Houthi, Abdennaser Mahamed, ha dichiarato che “è una conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici”. Poi ha precisato che le navi italiane non sono, per il momento, “un nostro obiettivo diretto”.