Come si apprende dall’anteprima di Il Mattino.it, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, presieduta da Andrea Annunziata, ha dato il via libera all'istruttoria per la realizzazione operativa del terminal container alla Nuova Darsena di Levante, per il quale la controllata della Marinvest Srl, holding finanziaria della ginevrina MSC (Mediterranean Shipping Company), di proprietà della famiglia Aponte, la società Conateco, da decenni gestore del principale terminal container del porto di Napoli, ha già vinto nel 2006 la gara internazionale e la concessione di 50 anni.
Il nuovo terminal container avrà estensione di circa 263mila metri quadrati, con banchina lunga 670 metri in acque profonde 16,5metri, per una capacità di movimentazione annua di 1,3 milioni di teu. L’infrastruttura, secondo i programmi di sistemazione e rilancio del porto varati durante la presidenza del porto del compianto Francesco Nerli, avrebbe dovuto entrare in funzione nel 2010, ma solo nel 2020, per varie vicissitudini soprattutto autorizzative e burocratiche, il porto è riuscito a completare i lavori di dragaggio ed è stata riempita la cassa di colmata.
Ora l’Asp Mar Tirreno Occidentale ha messo in campo un Tavolo tecnico, coordinato dal segretario generale Giuseppe Grimaldi, che procederà seguendo due percorsi distinti, uno dei quali di carattere ingegneristico, per i collegamenti merci veloci, ferroviari e autostradali.
L’investimento privato di Conateco per l’operatività del nuovo terminal ammonterà a 216 milioni di euro, mentre finora l’investimento pubblico è stato di 150 milioni di euro, che adesso non può permettersi ulteriori ritardi nella realizzazione del progetto, avendo acquisito importanza strategica per la partenza e lo sviluppo della Zona Economica Speciale (Zes) collegata al porto, di interesse regionale e nazionale. Intanto, è stata calendarizzata a giorni la riunione di formalizzazione della tabella di marcia.
Giovanna Visco