Dopo i lavori di potenziamento, la banchina rettilinea di Ancona passerà dagli attuali 273 metri a 616 metri permettendo, insieme con lo scavo dei fondali, l'approdo di navi merci di maggiori dimensioni, ossia di quelle che ora scalano gli altri porti adriatici. Il molo avrà anche le vie di corsa per gru portacontainer, un impianto di raccolta e smaltimento delle acque piovane, approvvigionamento di acqua potabile e attrezzature per le manovre di ormeggio, di carico e di scarico. Inoltre, il bando prevede la realizzazione di nuovi piazzali per 35mila metri quadrati alle spalle della banchina per attività di stoccaggio e movimentazione delle merci.
"Il puzzle delle infrastrutture e delle funzioni del porto si sta via via componendo", spiega il commissario dell'Autorità Portuale di Ancona, Rodolfo Giampieri. "Entro il prossimo anno ci saranno le condizioni per rendere pienamente agibile la banchina 26, cioè il primo tratto della banchina rettilinea già realizzata, che aumenterà significativamente la competitività dello scalo. Sono investimenti importanti che auspico impattino positivamente sull'economia di tutto il territorio, con ricadute in termini di occupazione".
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