La vertenza sindacale della Rsu del terminal Psa Pra’ del porto di Genova, che ha causato scioperi a singhiozzo dei portuali tra l’11 al 15 novembre, è tornata in una fase di trattativa, che però potrebbe interrompersi con il conseguente avvio si una nuova ondata di scioperi a novembre. la Rsa ha infatti già indetto lo sciopero dall’8 al 14 novembre 2021 con le stesse modalità di quello di ottobre, ossia fermo del lavoro alla prima e ultima ora del primo e del quarto turno di lavoro. Finora la trattativa tra sindacati e azienda non mostra progressi e resta la possibilità di un raffreddamento all’Autorità di Sistema Portuale, per il quale però non sono in programma incontri. Una situazione che sta preoccupando gli autotrasportatori, che hanno subito le conseguenze degli scioperi di ottobre con un allungamento delle attese per caricare e scaricare i container.
Ricordiamo che durante lo scorso sciopero l’esasperazione degli autotrasportatori ha causato un loro fermo spontaneo che ha completamente bloccato per oltre 24 ore gli accessi al terminal. All’impianto della Psa arrivano ogni giorno 1600 veicoli industriali, che sono lavorati in quattordici ore, tempo che sarebbe dimezzato in caso di sciopero dei portuali. Il rinnovo del contratto integrativo è fermo da cinque anni e riguarda non solo la parte economica, ma anche quella operativa. In particolare, l’azienda ha chiesto un aumento delle ore sui mezzi gommati del terminal, senza corrispondere un adeguato aumento di retribuzione, affermano i sindacati.