Bimco, la più grande associazione internazionale di imprese marittime, ritiene che il 2016 sarà "un altro anno impegnativo per il trasporto marittimo", spegnendo ogni illusione di possibile ripresa soprattutto per i noli delle navi che trasportano container e rinfuse secche (dry bulk). In particolare, l'associazione ha rilevato che, se da un lato "il Fondo Monetario Internazionale ha previsto tassi di crescita del Pil generalmente più elevati", tuttavia, "considerando che la Cina sta rivalutando la sua crescita e strategia futura, il settore del trasporto marittimo può aspettarsi incertezza e un minore sostegno da parte di uno dei più importanti motori della crescita della domanda di trasporto marittimo degli ultimi anni".
Il Baltic Dry Index (l'indice che rappresenta l'andamento dei noli delle navi porta-rinfuse secche) nei primi giorni del 2016 ha già toccato nuovi minimi storici e più fonti parlano di un'ondata di fallimenti in arrivo in Cina (ma non solo) fra le società armatoriali attive nel dry bulk.
Secondo l'analisi di Bimco, nel 2016 l'offerta di stiva sul mercato registrerà un rialzo del 2%, lasciando ogni speranza di riequilibrio del mercato dei noli all'elevato ritmo delle demolizioni navali. La crescita della domanda di trasporto marittimo per le rinfuse secche (granaglia, carbone, minerale di ferro, ecc.) dovrebbe rimanere stabile nel corso di quest'anno.
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, dopo un 2015 che è stato l'esercizio migliore dallo scoppio della crisi de 2008, si prevede che la ricostruzione delle scorte petrolifere dello scorso anno nel 2016 potrà rallentare la crescita della domanda cisterniera. Quest'anno è attesa una crescita del +4,5% delle petroliere (contro il 2,3% nel 2015) ma la mancata crescita della domanda agli stessi livelli determinerà una pressione al ribasso dei noli; un andamento che sarà reiterato per le navi cisterna che trasportano prodotti raffinati.
Nel segmento dei container sono attese altre difficoltà, lenite solo se gli operatori si adopereranno per limitare l'offerta. Dopo un 2015 molto difficile - in considerazione delle più recenti stime che indicano una crescita del Pil mondiale minore rispetto alle precedenti attese e conseguente limitazione del rialzo della domanda - sarà decisiva un'attenta gestione della capacità di stiva. Nel 2015 l'ingresso sul mercato di nuove portacontainer nella flotta mondiale per 1,6 milioni di teu ha contribuito ad aumentare la sproporzione domanda e offerta, e anche se nel 2016 è atteso un più moderato aumento della capacità di carico, ciò non sarà sufficiente a riequilibrare il mercato.
Il pessimismo del Bimco sul settore container è condiviso anche dagli analisti di Drewry, secondo cui nel 2016 le perdite finanziarie cumulate dei vettori marittimi arriveranno a cinque miliardi di dollari sulla scorta di un'ulteriore depressione attesa dei noli marittimi. Secondo la società di consulenza inglese, solo un consolidamento di mercato attraverso fusioni e acquisizioni potrà risolvere la cronica condizione di sovraccapacità di stiva nel trasporto marittimo di container.
Nemmeno la rimozione di sei servizi tra Asia ed Europa e la cancellazione di oltre 50 partenze negli ultimi due mesi del 2016 è stata sufficiente a rimettere in equilibrio il comparto innescando una risalita delle tariffe di nolo. Intanto la flotta mondiale di portacontainer ferma in disarmo ha superato il milione di teu di stiva.
Nicola Capuzzo
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