50mila euro al giorno: questo è l’aumento causato dal caro carburante per il viaggio di un traghetto sulla rotta Genova-Olbia e ritorno rispetto allo scorso anno. Lo riferisce Assarmatori, precisando che il carburante rappresenta circa il trenta percento del costo d’esercizio di una ro-ro. Il presidente dell’associazione degli armatori, Stefano Messina spiega che “adeguare i noli e le tariffe, e quindi il costo dei biglietti, sarà una scelta obbligata per evitare la sospensione di quei servizi marittimi da e per le isole”. Messina ricorda anche che le imprese stanno ancora aspettando i ristori previsti da diversi provvedimenti legislativi per limitare le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria.
Gli armatori chiedono l’adeguamento automatico delle tariffe in base al costo del carburante, specialmente per le navi impegnate nei collegamenti da e per le isole. “Questo avrà un effetto inflattivo, non possiamo nasconderlo, ma non possiamo neanche pretendere che siano i fornitori del servizio a farsi carico di questi aumenti: non parliamo infatti di una differenza minima, ma di un sostanziale raddoppio dei costi legati al bunker”, precisa Alberto Rossi, segretario generale di Assarmatori.