Il lungo e tormentato progetto della costruzione di un nuovo terminal container nel porto di Livorno, denominato Darsena Europa, ha compiuto il 23 marzo 2022 il primo passo, che consiste nella firma del contratto per le opere di difesa e mare e dei dragaggi di quindici milioni di metri cubi di sedimenti. I lavori, che devono iniziare prima della fine di quest'anno, saranno svolti dal raggruppamento temporaneo d’impresa formato da Società Italiana Dragaggi, che è la capogruppo, Fincantieri Infrastrutture Opere Marittime - Sales e Fincosit. Ma prima di aprire i cantieri, il progetto deve avere esito positivo la Valutazione d’Impatto Ambientale.
Il programma dei lavori prevede la realizzazione del progetto esecutivo, la bonifica degli ordigni bellici e finalmente le attività di dragaggio e costruzione della diga foranea esterna lunga 4,6 chilometri e di dighe interne per 2,3 chilometri. L’escavo dei fondali servirà a creare le basi di tali opere e approfondire i fondali del canale d’accesso e delle darsene interne. Per ridurre l’impatto ambientale, per i riempimenti si userà lo stesso materiale estratto dai dragaggi, senza intaccare cave a terra. Un’altra parte dell’escavo sarà usata per contrastare l'erosione della costa.
Il prossimo passo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Settentrionale sarà avviare la gara per l’impresa che costruirà e gestirà il terminal, che dovrebbe avvenire in una data che il presidente Luciano Guerrieri ha individuato tra il 2026 e il 2027. Il nuovo terminal dovrebbe raddoppiare l’attuale capacità nel container di Livorno, portandola a 1,6 milioni di teu l’anno. Avrà una banchina lunga 1400 metri e con fondali di 16 metri, con possibilità di raggiungere 20 metri, e un piazzale di 60 ettari.