A pochi mesi di distanza dall'apertura della procedura di ristrutturazione, la proposta concordataria della società armatoriale RBD Armatori nei confronti dei suoi creditori è stata depositata presso il tribunale di Torre Annunziata e sarà messa ai voti il prossimo 5 novembre. Nel Piano di Concordato ex art.160 e 186 bis Legge Fallimentare è stata sintetizzata, oltre alle condizioni della proposta, anche la situazione contabile del gruppo e il nuovo piano finanziario 2015-2032. In estrema sintesi ai creditori ipotecari viene proposto la restituzione di quanto dovuto nel limite del valore del bene ipotecato, ai creditori privilegiati il 100% del credito, idem ai creditori chirografari strategici e invece solo il 5% del credito vantato ai chirografari non strategici.
RBD Armatori vanta oggi una flotta di 16 navi (10 bulk carrier e 6 navi cisterna) cui si aggiunge l'ammiraglia Cav. Grazia Bottiglieri operata in bare boat charter (noleggio a scafo nudo) e di proprietà della società IC, controllata dalla lussemburghese Luxdynamic S.A. (principale azionista di RBD Armatori Spa). Al 31 dicembre 2014 l'indebitamento complessivo della società di Torre del Greco verso le banche risultava pari a 931,4 milioni di dollari, di cui 707,1 milioni di dollari sono debiti per finanziamenti navali ipotecari mentre altri 92,2 milioni sono definiti "nuova finanza" e corrispondono all'iniezione di capitale accordata dagli istituti di credito firmatari dell'accordo di ristrutturazione del 2013.
Per i debiti navali ipotecari (importo 275,4 milioni di dollari) viene proposto un piano di rimborso riscadenzato a partire dal 2017 e fino al 2026, per il debito ex navale ipotecario incapiente (466,7 milioni di dollari) si pensa invece a un rimborso complessivo di circa 131,3 milioni di dollari (e uno stralcio per complessivi 335,4 milioni di dollari, pari a circa il 45% del debito navale ipotecario complessivo) con clausole specifiche nel caso fra il 2016 e il 2026 gli asset venissero ceduti a particolari condizioni.
Caso a sé riguarda il finanziamento della banca norvegese DNB Nor sull'ammiraglia Cav. Grazia Bottiglieri, per cui si prevede un'estinzione parziale del debito della società IC a fine 2015 per circa 48,8 milioni di dollari mediante i proventi della cessione della nave (pari a circa 29,9 milioni di dollari) e l'inclusione del debito residuo all'interno di RBD Armatori garantito dalla nave Orsolina Bottiglieri con trattamento in linea con gli altri creditori ipotecari. Per i debiti prededucibili e la nuova finanza iniettata dalle banche nel 2013 si prevede la soddisfazione integrale dei crediti mediante l'assegnazione di strumenti finanziari partecipativi (SFP) emessi da RBD del valore nominale di 97,3 milioni di dollari.
Il conto economico della shipping company torrese nel 2014 si è chiuso con una perdita di 379,8 milioni di euro e un Ebitda di 8,3 milioni a fronte di ricavi generati dal noleggio delle navi pari a 54,6 milioni di euro. Il rosso dell'ultimo esercizio, che si somma alle perdita di 15,4 milioni e 120 milioni rispettivamente del 2013 e del 2012, è in larga parte dovuta a impairment (svalutazioni) della flotta pari a 291,1 milioni di euro.
Il piano industriale 2015-2030 (prolungabile al 2032) della società prevede la dismissione di asset e immobili i cui proventi, al netto del debito bancario ipotecario e pignoratizio che insiste su tali beni, saranno destinati in via preordinata al rimborso degli strumenti finanziari partecipativi. Le cessione previste riguardano il 100% della società HLP Spa (proprietaria dell'hotel Le Palma di Capri) per circa 77 milioni di euro, la sede aziendale di Villa Olivella a Torre del Greco e altri appartamenti annessi per circa 19 milioni di euro e la cessione di tre immobili situati a Napoli per un controvalore di circa 9 milioni di euro. Sul fronte del naviglio le linee guida del piano industriale prevedono un mantenimento della flotta di proprietà fino al 2030 anche se RBD valuterà caso per caso eventuali operazioni che consentano una riduzione della flotta dry, purché vantaggiosa per la società e i suoi creditori. Ciò lascia pensare che il focus in futuro sarà concentrato prevalentemente su navi cisterna.
Nicola Capuzzo
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