Il 31 ottobre, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale, Paolo Emilio Signorini, ha annunciato la proroga di due anni alla concessione della Culmv di lavorare nel porto. Come ha precisato Signorini, "non era in discussione la proroga ma durante l'approvazione del bilancio 2016 tutti gli attori del porto si erano impegnati a verificare i punti critici e la sostenibilità economico finanziaria della compagnia". Il presidente aggiunge che durante gli ultimi mesi si è lavorato su tali punti per arrivare alla delibera del 31 ottobre, che segue quella di luglio che ha stabilizzato 82 soci speciali.
La nuova delibera prende innanzitutto atto che dalle stime dei terminalisti e della Culmv i traffici merci nel porto sono in aumento e di conseguenza crescono le giornate lavorative della compagnia. Quest'ultima sta anche investendo in formazione, soprattutto per il lavoro specializzato. "A fronte di questa situazione, la delibera impone alcune regole per rispetto orari di lavoro – come entrata, uscita, badge, pause - e fissa norme precise per il rispetto dei requisiti di sicurezza", afferma Signorini.
Nel caso di mancato rispetto di tali regole saranno applicate penali ai singoli soci inadempienti, come chiesto dai terminalisti. Da parte loro, i terminalisti s'impegnano a rispettare i tempi di pagamento delle fatture della Culmv e in caso di forti ritardi la compagnia può rifiutare di erogare il servizio. "Ma da soli questi provvedimenti non risolvono tutti i problemi", aggiunge il presidente. Quindi, la delibera prevede anche che la Culmv presenti entro tre mesi un piano d'impresa.
Signorini spiega che tale piano dovrà comprendere tre impegni, il primo dei quali in realtà non compete alla Culmv: "Riguarda l'emendamento che consente all'ASP di usare propri fondi per la formazione. Bisognerà modificarlo per permetterci anche di stanziare risorse per accompagnare alla pensione i lavoratori, ma ciò comporta una diversa definizione del lavoro. Questo è un intervento normativo indispensabile per proseguire con la messa in sicurezza finanziaria della compagnia".
Gli altri due impregni interessano invece interamente la Culmv e riguardano l'aumento dell'efficienza. "In tal senso, la compagnia ha compiuto passi in avanti riducendo i costi della struttura, ma deve farne altri", aggiunge Signorini. Il terzo impegno riguarda l'aumento della produttività e la questione tariffaria: "Ciò dipenderà soprattutto dal dialogo tra compagnia e terminalisti", conclude il presidente dell'ASP.
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