Questo stanziamento evita l'avvio della mobilità per i 518 dipendenti della TCT, società in liquidazione che avrebbe così annunciato la revoca dei licenziamenti. Secondo il programma, il 31 dicembre i lavoratori andranno in mobilità e il giorno successivo saranno assunti dalla nuova Agenzia Nazionale di Somministrazione, che dovrà ricollocarli nei porto di Taranto entro tre anni. La firma del decreto giunge a soli tre giorni dalla scadenza della cassa integrazione, prevista per l'11 settembre. Il 9 settembre si è svolta una riunione all'assessorato al Lavoro della Regione Puglia, cui hanno partecipato rappresentanti del Comitato Monitoraggio del sistema economico produttivo ed aree di crisi, i commissari liquidatori del TCT, il commissario straordinario del porto e i sindacati.
Si è sbloccata anche la procedura per la concessione di parte del Molo Polisettoriale, dove sorge il terminal container, al Consorzio Ulisse. Il Tar di Lecce ha respinto la richiesta di sospensiva della concessione avanzata dall'altro candidato alla gara, il Consorzio Italcave. Il merito della questione sarà discusso a gennaio 2017. La sentnza dei giudici amministrativi consente all'Autortià Portuale di avviare la seconda fase della gara, cui partecipa solamente il Consorzio Ulisse, dopo l'abbandono di Saga Italia.
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